19 Aprile 2024

MELITO DI NAPOLI – Chiusura di tutti gli esercizi commerciali in segno di protesta per il mancato contrasto all’abusivismo commerciale. È quanto annunciano, per il prossimo 25 aprile, la Confcommercio Imprese per l’Italia di Melito (che fa riferimento alla Confcommercio di Napoli, presieduta da Pietro Russo) e la Federconsumtatori di Melito.
Il giorno della Liberazione, tutte le attività aderenti alle due associazioni di categoria si listeranno a lutto utilizzando un drappo nero e dei cartelli con i quali attesteranno la propria partecipazione alla serrata.
Il presidente Antonio PapaIn una nota inviata al Sindaco di Melito di Napoli avv. Venanzio Carpentieri, all’assessore alle attività produttive Stefano Capozzi, all’assessore con delega alla Polizia municipale Gino Gabbano, alla Tenenza dei Carabinieri di Melito e al Comando di Polizia Municipale di Melito, Confcommercio Melito e Federconsumatori Melito fanno riferimento «all’attuale situazione» in cui versa la città sotto il profilo «dell’abusivismo commerciale» ma anche «dell’ambiente, della viabilità, in merito alla mancata regolamentazione del mercato ortofrutticolo all’ingrosso, delle condizioni in cui si svolge la fiera settimanale del venerdì». La forma si protesta, definita «civile», non è nient’altro che la conseguenza di una mancanza di ascolto delle istanze inoltrate alle Istituzioni locali dai vari comparti delle attività produttive del territorio. «A nulla sono valse – insistono Confcommercio Melito e Federconsumatori – le continue proposte atte ad affrontare tali situazioni». In ogni caso il giorno della protesta saranno garantiti i servizi essenziali per la cittadinanza come pane e latte.
«In diverse occasioni abbiamo denunciato l’abusivismo commerciale attraverso foto e video diffusi sui social network e portati a conoscenza dell’attuale amministrazione comunale e dagli organi di controllo del territorio. Ma, sino ad adesso, le nostre segnalazioni non sono servite a nulla» rincara la dose il presidente della Confcommercio Melito Antonio Papa (nella foto), che poi aggiunge: «Ancora oggi i negozianti regolari in forma fissa o itinerante continuano ad essere penalizzati dalla concorrenza sleale degli abusivi, presenti in diversi punti del territorio. In questo modo non è più possibile andare avanti. Ecco il perché della protesta del 25 aprile. Chiediamo di essere ascoltati. Noi restiamo a disposizione, ma bisogna far presto perché, come spesso ripetiamo, a Melito se chiude il commercio muore la città».

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