18 Aprile 2024

di Rino Dazzo

Acclamatissimo l’intervento del presidente del Napoli a “Cittadinanza sportiva”, il convegno organizzato al Maschio Angioino per sensibilizzare istituzioni e federazioni sportive ad agevolare l’inserimento sportivo dei giovani di famiglia straniera nati in Italia. “L’Italia è un paese giovane – esordisce De Laurentiis – Abbiamo 150 anni di vita, quanti ne dovranno ancora passare perché davvero si passi dalle parole ai fatti? I cori di discriminazione territoriale? Ci rido sopra, perché sono un dissacrante.
A Torino, ma anche in altre città, ho visto migliaia di persone insultare un intero popolo ed inneggiare al Vesuvio perché si decida a inghiottire tutte le malefatte della nostra città. E allora? Lo ritengo uno sfottò. Del resto anche noi ne potremmo

Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis
Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

raccontare tante sugli altri: ci sarebbe da scrivere un saggio sugli striscioni dei napoletani a Verona, quindi questi cori li prendo come un incitamento per Napoli a risvegliarsi. Vogliamo considerare questi cori o certi striscioni un cancro della società? Bah. Dobbiamo estirparli con le leggi? Bah.
Sono provvedimenti come la cittadinanza sportiva a favorire l’integrazione vera, autentica. È da queste cose che dobbiamo ripartire”. Quindi un accenno al calcio giocato: “Deluso per la sconfitta di Torino? E perché? Se dovessi essere deluso, allora gli altri che dovrebbero fare? Bisogna essere capaci di resettare tutto, come si fa a parlare di ridimensionamento.
Ormai sono passate oltre 48 ore dalla partita, non ricordo nemmeno più come è andata”. Nessuna replica anche agli affondi di Conte: “Davvero ha detto che se il Napoli non vince lo scudetto è come se avesse fatto nulla? Fa parte del calcio. Porgiamo l’altra guancia”. Più duro De Laurentiis con chi ha devastato il territorio campano: “Caro Luigi – chiede al sindaco De Magistris – quale azione state mettendo in atto tu e il presidente della Regione Caldoro sull’inquinamento dei suoli? Qui ci vuole una class action, bisognerebbe chiedere centomila miliardi di risarcimento all’Unione Europea per averne almeno cento. Ed alle azioni delle istituzioni locali, se ci sono, dovremmo partecipare anche noi cittadini, adeguatamente informati”.

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