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Addio al reddito di cittadinanza, arriva il nuovo sussidio MIA; preoccupazioni della CGIL

A cura di Pasquale Guaragna

Le notizia era già nota tra gli addetti ai lavori, ma arrivano le prime indiscrezioni. Stando a quanto ha riportato il Corriere, la misura scatterà già da quest’anno. Ma al momento nessuna bozza sulla riforma del reddito di cittadinanza è all’esame degli uffici, precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze

Il Reddito di Cittadinanza (Rdc) potrà essere richiesto fino al 31 agosto 2023, ma potrà essere erogato solo fino alla fine dell’anno. Al suo posto arriverà un nuovo sussidio contro la povertà chiamato Misura di Inclusione Attiva (Mia). La bozza di riforma del Rdc prevede che anche i minorenni di almeno 16 anni saranno obbligati a partecipare attivamente, a formarsi e a lavorare se non impegnati in un percorso di studi. Tutti i membri del nucleo familiare maggiorenni e i minorenni che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici saranno tenuti a questo obbligo. Saranno esentati dall’obbligo i beneficiari della Mia over 60 e i componenti con disabilità. I componenti con carichi di cura (figli minori di tre anni o persone diversamente abili in condizioni di gravità) avranno facoltà di essere esonerati dall’obbligo.

I minori saranno esclusi dalla scala di equivalenza e avranno diritto, se usufruiscono dell’assegno unico e universale, di 50 euro al mese nel Mia in quota fissa. Non saranno conteggiati nella scala di equivalenza i componenti minorenni o maggiorenni che usufruiscono dell’assegno unico e universale. Inoltre, non saranno conteggiati nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui si risiedono in strutture a totale carico pubblico.

Il nuovo sussidio Mia ha suscitato preoccupazione e perplessità della Cgil, che ha espresso il suo disaccordo sulla bozza di riforma del Rdc. La Cgil ritiene che la presa in carico della povertà debba essere complessiva e non solo economica e che si debba tener conto del disagio abitativo e della povertà educativa. Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha dichiarato che il Mia è stato creato per risolvere il tema delle politiche attive e spostare il sussidio sul tema della politica attiva. Il professor Tridico ha invece espresso la sua preoccupazione per la decisione di togliere il Rdc a chi non ha lavoro.

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