18 Aprile 2024

V edizione de TEATRO allaDERIVA (il teatro sulla zattera) alle Terme-Stufe di Nerone con la direzione artistica di  Giovanni Meola e la ideazione di Ernesto Colutta

In scena il 31 luglio – Te.Co. Teatro di Contrabbando MUSA. STORIA DI UN’ISPIRAZIONE con la regia di Alessandro Palladino con la pertecipazione del regista stesso, di Chiara Vitiello, Francesca Romana Bergamo, Simona Pipolo.
Un viaggio nella mente affollata, disordinata e geniale del grande filosofo Denis Diderot che, spinto dalla solitudine, dalla paura della censura, dalla falsità, si interroga sulla propria vita. Tre donne, seducendo e confondendo il protagonista, manipolano la sua mente, creano e disfano illusioni, mettono in ordine i suoi pensieri per poi sconvolgerli nuovamente.
Domenica 31 Luglio, alle 21, terzo e ultimo appuntamento per la rassegna TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera) alle Terme-Stufe di Nerone (Bacoli-NA), che quest’anno è giunto alla sua V edizione. Lo spettacolo conclusivo sarà ‘Musa. Storia di un’ispirazione’, prodotto dalla giovane e combattiva compagnia Te.Co. Teatro di Contrabbando, adattato e diretto da Alessandro Palladino (tra gli interpreti del nuovo film di Marco Tullio Giordana), il quale sostiene che: «In ogni uomo c’è un po’ di Diderot, come ho avuto modo di constatare negli anni. Un misto di mode, valori e filosofia che finisce per contraddirsi e perdersi nella sua grandezza. La figura del filosofo ha sempre accompagnato la mia vita “letteraria”. Trovare un testo che lo vede protagonista, (come Il libertino di Schmitt da cui è liberamente tratta la pièce) è stato per me pretesto per agire e fonte di ispirazione. Distruggerlo, riscriverlo e ricomporlo è il mio tentativo di raccontare il mio teatro, la mia moda». TEATROallaDERIVA è una manifestazione unica in Italia e divenuta ormai un appuntamento estivo fisso e la sua unicità risiede nel fatto che gli spettacoli vengono rappresentati su di una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto termale delle Stufe di Nerone.
Musa. Storia di un’ispirazione è lo spettacolo che concluderà quest’edizione e anche questo, come i due che lo hanno preceduto, ha una cifra fortemente grottesca e paradossale, al punto che, in diversi frangenti, drammaturgia e regia mettono il pubblico nella condizione di ridere, e tanto, nonostante si affrontino una serie di problematiche filosofiche di alto profilo. Il testo riscritto e, di fatto reinventato, nasce dall’esigenza di affrontare il tema della contraddizione insita nella morale e la sua relatività. Diderot, uomo inquieto, non ancora arreso, ma in profonda crisi personale, una delle menti più eccelse del suo tempo, resta a corto di parole. Forse perché la censura lo pressa e i benpensanti si tirano indietro o forse anche perché il suo lavoro subisce le incursioni di tre donne – una pittrice, una giovane nobile e sua moglie – inquietanti, respingenti e supplicanti; sta di fatto che Diderot resta solo e sulle sue spalle piomba tutto il peso dell’Enciclopedie. Le tre donne entrano ed escono senza pause fino a quando, ma solo nell’inatteso colpo di scena finale, ci permetteranno di comprendere chi sono davvero.

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