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Conservazione dei beni culturali cartacei: esposizione e laboratorio nella Chiesa di San Bartolomeo

Come tutti i materiali anche i beni cartacei vanno incontro a fenomeni di deterioramento, cioè ad una alterazione dello stato originario della materia nel tempo, fenomeno che è conseguenza di svariati fattori intrinseci e/o estrinseci. È evidente che la tutela e la conservazione del materiale archivistico e bibliografico debbano essere affrontate sulla base di un’organica programmazione, assecondando due direttive imprescindibili consistenti in interventi preventivi e interventi curativi.

Sabato 17 dicembre dalle ore 10 alle ore 15 nella Chiesa di San Bartolomeo (via San Bartolomeo 18 Napoli), si terrà il workshop formativo sulla tutela dei materiali cartacei, esposizione e laboratorio promossa dall’Associazione Amici degli Archivi onlus (www.amicidegliarchivi.it), con il contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione e Ricerca (ingresso gratuito, per info 081 5571018 – amiciarchivionlus@gmail.com).

La giornata di approfondimento è l’evento conclusivo di un evento formativo che ha già visto due incontri (22 e il 23 ottobre) di avvicinamento alla conservazione della carta e degli altri supporti scrittori come la pergamena, i materiali fotografici e la carta

Il corso è rivolto sia a semplici curiosi ed amatori che a tutte quelle figure professionali (bibliotecari, archivisti, storici dell’arte, conservatori) che, per lavoro, intendono arricchire il proprio curriculum. Il workshop sarà guidato dal dottor Giovanni Fazio.

Gli studenti si cimenteranno nell’analisi e cause di patologie e danni della carta; collazione del volume; spolveratura; tecniche di restauro della carta; conservazione di stampe e opere d’arte su carta; cenni sul risarcimento delle lacune.

A supporto dell’iniziativa, l’Associazione Amici degli Archivi metterà a disposizione una campionatura di materiali archivistici e bibliografici conservate nei propri archivi, appartenenti all’Archivio Vittorio Amicarelli, quale esempio di fondo archivistico in cui sono compresi una varietà ampia di supporti scrittori e la necessità di intervenire e conservare in modo appropriato gli archivi contemporanei ai fini della consultazione e lo studio.

Nel 1937, Vittorio Amicarelli consegue la laurea e nel 1938 l’abilitazione professionale; nello stesso anno gli viene assegnata la borsa di studio “Enrico Alvino”, che gli consente di iscriversi al corso biennale di perfezionamento in Studi storici di monumenti classici romani, concluso in un solo anno a seguito della speciale autorizzazione concessagli dietro sua richiesta dalla Commissione esaminatrice. Quando, grazie a un apposito finanziamento, ha inizio il restauro di palazzo Gravina gli vengono affidati l’organizzazione del cantiere, i rilievi dell’edificio e la direzione dei lavori. Nell’aprile del 1939 partecipa ai XVI Littoriali della cultura e dell’arte, tenutisi a Palermo. Entra quindi a far parte del gruppo di architetti incaricati di progettare il complesso dei padiglioni che costituiranno l’Esposizione triennale delle terre italiane d’oltremare nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. Si tratta di un’esperienza altamente formativa: gli vengono affidati i lavori di rilievo dell’area, la progettazione dell’Arena flegrea (insieme con l’architetto Giulio De Luca) e della rete viaria, i lavori per la realizzazione del palazzo degli uffici, dell’ingresso principale e dei padiglioni Repubbliche marinare, Roma ed Esercito. Viene infine incaricato della realizzazione del muro di cinta, dell’ingresso del parco divertimenti, del parco faunistico e dei padiglioni riservati alle autorimesse, alla falegnameria, alle officine meccaniche e ai servizi generali.

La documentazione è prevalentemente costituita dal carteggio relativo all’attività svolta da Amicarelli presso la Facoltà di Architettura di Napoli come collaboratore amministrativo del preside Alberto Calza Bini. Di particolare interesse la documentazione relativa all’insegnamento di Storia dell’architettura e la corrispondenza con i colleghi. La documentazione relativa ai progetti, realizzati prevalentemente per committenti privati, comprende scritture cartacee ed elaborati grafici. Tra i documenti a carattere personale si trovano l’incartamento riflettente la situazione tributaria del professionista e l’atto di morte dell’architetto.

Nel percorso espositivo, realizzato con il contributo della Regione Campania Direzione Generale Governo del Territorio ai sensi della Legge Regionale 19/2019, verranno mostrati elaborati e progetti su carta lucida e china, usata un tempo dagli architetti, materiale fotografico e documentazione grafica. 

L’Associazione Amici degli Archivi onlus conserva numerosi archivi privati, raccolti in circa 1000 raccoglitori e 100 pergamene dal secolo XVI al XX. L’Associazione, inoltre, custodisce anche materiale pervenuto con i fondi archivistici o in donazione e cioè quadri, sculture, incisioni. L’Associazione ha prodotto nei suoi 15 anni di vita un’intensa attività per la valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico conservato. In particolare sono da segnalare la raccolta di fonti musicali e l’archivio fotografico. La Biblioteca consta di circa 12.000 volumi suddivisi per settori.

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