19 Aprile 2024

I vantaggi della teledidattica nelle professioni sanitarie e per l’aggiornamento professionale

 

Il futuro della formazione e della didattica sta tutto in una “e”. La “e” di Electronic. La “e” di e-learning. Se preferite il buon vecchio italiano, parliamo allora di “teledidattica”. In pratica, la formazione a distanza (FaD) di terza generazione, quella cioè che si avvale dell’uso di internet come strumento di trasmissione, comunicazione e collaborazione – a-temporale e a-spaziale – tra docente e studente e tra studente e studente e tra professionista e professionista. Che cosa significa a-temporale e a-spaziale? Che non ci sono più i classici problemi del “dove?” “come?” “quando?” che tante difficoltà creano a chi deve insegnare e, soprattutto, a chi deve imparare. Perché il mondo è diventato super-veloce e allora anche l’apprendimento universitario e specialistico deve adeguarsi ai ritmi che cambiano.

Dite addio alle vecchie – enormi – strutture accademiche dove ci si perde non solo con l’orientamento fisico ma anche con quello mentale. Dite addio alle lezioni con centinaia di studenti assiepati in aule fredde, con un’acustica pessima e con un’organizzazione al limite dell’impraticabilità. Lezioni in cui non c’è il rapporto one-to-one ma si è massificati.

Tutto ciò di cui ora avete bisogno è racchiuso nel pc e in un software in grado di ricreare un rapporto docente-discente simile a quello esistente a scuola, dove il maestro accompagna per mano l’alunno. La base di questa rivoluzione copernicana è l’autoapprendimento basato sugli strumenti e sui materiali messi a disposizione attraverso il web. Appunto, l’e-learning.

Come funziona. Per arrivare ai giorni nostri, conviene studiare – appunto – un po’ di storia. La FaD di prima generazione sottendeva un modello di comunicazione unidirezionale, per corrispondenza (già da fine Ottocento), e ha attuato un processo formativo estensivo rivolgendosi a grandi numeri di utenza; la seconda generazione (anni Sessanta) ha mantenuto un modello unidirezionale ma che si è avvalsa di moderni canali di comunicazione (radio e televisione) divenendo multi/plurimediale. La terza generazione – quella di cui ci occupiamo noi – si è sviluppata a partire dagli anni Novanta attuando un processo comunicativo bidirezionale e partecipativo, caratterizzato cioè da forte interattività, e trova oggi la sua massima espressione nell’e-learning. L’e-learning compendia in sé le caratteristiche di multimedialità, intesa come capacità di mettere a frutto le potenzialità di media diversi e di diversi linguaggi espressivi per rendere più efficace l’attività didattica e per agevolare il processo di apprendimento; interattività, intesa come processo comunicativo dinamico che crei un ambiente di apprendimento collaborativo e cooperativo attraverso la partecipazione attiva degli studenti; ipertestualità, intesa come possibilità data agli studenti di personalizzare il proprio iter formativo costruendolo secondo una logica reticolare. In pratica, accendete il pc, caricate il programma e avviate il web. Quale che sia la materia, il prof comparirà sul vostro schermo e vi spiegherà – passo dopo passo – la materia. Potrete mettere in pausa, tornare indietro, andare avanti. Sospendere e ripetere. Insomma, è come avere un precettore disponibile 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno.

Le professioni sanitarie. In quest’ottica, le professioni sanitarie possono rappresentare il campo perfetto di applicazione per l’e-learning. E non solo per gli studenti ma anche per gli strumenti a disposizione dei lavoratori che operano già nel comparto (banche dati distribuite, biblioteche virtuali, linee guida per il trattamento delle patologie, atlanti per operatori sanitari). Immaginate quanto può essere utile per un lavoratore che non ha il tempo di frequentare un master o un corso di specializzazione apprendere, comodamente davanti al pc di casa, informazioni utili per la sua professione.

Usare la teledidattica nelle professioni sanitarie significa rendere più efficace l’accessibilità universale e incrementare la velocità di distribuzione e trasferimento del sapere, l’interattività, la presenza virtuale e la collaborazione.

 

A cura di Napoli Centro s.r.l.

 

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