26 Aprile 2024

A cura di BC – La cerimonia nel castello di Limatola
“Intronizzati”. È questo il termine che, in gergo, indica che importanti chef discepoli del francese Auguste Escoffier sono stati insigniti della fascia che sancisce l’investitura ufficiale.

 

 

Un vocabolo che ci sta tutto poiché, a ben guardare, indica proprio l’ascesa al trono. È per questo che mai location fu piú adeguata per la cerimonia ufficiali l’investitura di 41 nuovi discepoli: il fiabesco castello di Limatola, tra Caserta e Benevento.
I nuovi adepti dell’Ordine Internazionale dei Discepoli d’Auguste Escoffier, hanno ricevuto proprio nel “Salone delle feste” della medievale e maestosa riccaforte , messa a disposizione dai proprietari Pina Martone e Stefano Squeglia, l’ambito titolo.
L’evento è stato organizzato e fortemente voluto dal presidente campano del movimento, Nicola Di Filippo che conferisce non la corona, bensí le caratteristiche fasce: rossa o blu, a  seconda che si tratti di chef e pasticceri, autentici eredi del grande Escoffier o ristoratori, imprenditori turistici-alberghieri e esperti di cucina (giornalisti, critici, intellettuali, docenti, scienziati e ricercatori) o anche  – titolo introdotto di recente – di pizzaioli. Presentati da Felice Franzese, segretario della delegazione campana dei Discepoli di Escoffier e dalla bella e intraprendente Romina Sodano,  38 Chef hanno hanno indossato la giacca professionale per loro appositamente realizzata da  “Goeldlin” e ricevuto la fascia rossa, mentre altri 3 hanno ricevuto quella blu, alla presenza del vertice del sodalizio, il Segretario Generale, Bernard-Louis Jaunet, l’assistante du bureau International Coralie Jouannet, il Presidente Nazionale italiano Francesco Ammirati, il Segretario Generale per l’Italia Antonio Torcasso, il Presidente campano Nicola Di Filippo.
Nel salone “Corte Alta” l’intronizzazione dei nuovi adepti di Escoffier è stata festeggiata con un brindisi denominato “bomba d’amore”, realizzato con una Falanghina delle falde del Vesuvio  spumantizzata da Felicia Annarumma, titolare delle omonime cantine.
L’evento ha visto la inconfondibile mano del giornalista enogastronomico, Giuseppe De Girolamo che ha potuto con la sua competenza ed esperienza richiamare i massimi esperti italiani.
Per l’aperitivo: porchetta “Porchetta D’Alterio” di Ariccia, accompagnata da  “Dolce Pane” panificio di Sant’Anastasia NA, alle mozzarelle di “Carmeniello u’ Mozzarellaro” di Brezza di CE e tante altre eccellenze culinarie. La cena di gala con un menù che realizzato da Giuseppe Spina, executive chef della struttura, nonché  Discepolo di Escoffier, ha conquistato anche i più fini palati. A supportare i sapori ha contribuito “Pastantica” di Antonio Prevete, di Cimitile NA, con i suoi squisiti ravioli, offerti anche in confezioni regalo ai presenti nel lasciare il Castello. Un menù eccellente dall’entrée al dessert, accompagnato da altrettanto eccellenti vini come l’“Agnese”, un Falerno del Massico Doc, Igt rossi “Serena” e “Fiona” di Vitis Aurunca e Greco di Tufo Docg “Calafè” ed un “Taurasi” della cantina Lapio di Prata di Principato Ultra AV, località Vigna.
Tra gli imprenditori italiani presenti alla serata anche con i propri prodotti particolarissimi, il Cavalier Claudio Papa, dell’omonima azienda molisana che produce confetti. Una realtà in forte crescita che sostiene anche progetti di coltivazione del cioccolato in Paesi ancora svantaggiati:  ogni singolo commensale ha trovato una confezione omaggio di Confetti e Cioccolato “Papa”. Apprezzata dagli ospiti anche la disponibilità di una folta rappresentanza della Fisar della delegazione di Napoli e Comuni Vesuviani di Anita Mercogliano che si è prodigata nel servire i vini ai tavoli in modo altamente professionale. Dulcis in fundo, si è poi passati al taglio della torta offerta dalla pasticcieria Capriccio, meravigliosa, spettacolare, per bellezza e grandezza, realizzata da Raffaele Capparelli ed ancora brindisi con Bomba d’Amore accompagnato dall’inconfondibile “Nucillo ‘e Curti – Crù del Vesuvio”.
Fra i presenti  anche Sergio Miccù, presidente dell’Apn, che aveva organizzato alla fiera Tuttopizza l’intronizzazione dei pizzaioli; Il Cavaliere Umberto Fornito anche lui Discepolo di Escoffier e pluricampione mondiale di Pizza, il presidente della Fic Campania Luigi Vitiello e il decano campano dei Gran Maestri della Ristorazione e degli Escoffier Ennio Caprionono.

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