29 Marzo 2024

 

Teatro di San Carlo

venerdì 20 gennaio, ore 20.30 Turno S
sabato 21 gennaio, ore 18.00 Turno P / Turno M – Sinfonica

Venerdì 20 gennaio ore 20.30 e sabato 21 gennaio ore 18.00 quinto appuntamento della stagione di concerti e tra i più attesi in cartellone. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo il genovese Fabio Luisi e al pianoforte Joaquín Achúcarro in un programma che include il Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel (1875 – 1937), che apre il ciclo dedicato al compositore, in occasione dei 80 anni dalla morte, e la Sinfonia n.7 di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827).

Fabio Luisi ritorna sul podio del San Carlo, dopo il consenso di critica e pubblico, ottenuto in due concerti all’insegna di Mahler (sia con l’Orchestra stabile sia con l’Orchestra dell’Accademia della Scala), nell’autunno 2015. Classe 1959, Fabio Luisi è alla sua sesta e ultima stagione come direttore principale della Metropolitan Opera House di New York, e al suo quinto anno come Direttore Musicale dell’Opera di Zurigo. È stato nominato nuovo Direttore Principale della Danish National Symphony Orchestra (DNSO) a partire dalla stagione 2017-18 e altresì dell’Opera di Firenze.

Grande è l’attesa per il ritorno del pianista Joaquín Achúcarro, che un’unica volta si è esibito al Massimo di Napoli, il 15 ottobre 1994, con ilConcerto n. 2 in si bemolle maggiore, per pianoforte e orchestra di Brahms. Originario di Bilbao (classe 1936), debuttò a soli 13 anni, dando inizio a una carriera internazionale che lo ha portato a esibirsi nelle sale più prestigiose, quali ad esempio la Berlin Philharmonie, Carnegie Hall, Concertgebouw, Sydney Opera House, Teatro Colón. Tra le orchestre con cui ha collaborato vale la pena menzionare la New York Philharmonic, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, London Philharmonic, Sydney Symphony, RTE Ireland, BBC Symphony, Orchestre National de France.

Apre il programma il Concerto in Sol maggiore per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel (1875-1937), compositore francese, di cui ricorrono gli 80 anni dalla morte. Ravel iniziò a lavorare al Concerto in Sol maggiore per pianoforte e orchestra nel 1929; in contemporanea iniziò a comporre anche il Concerto per la mano sinistra, terminò quest’ultimo nel 1930, mentre il Concerto in Sol maggiore l’anno a seguire. Dedicato alla pianista francese Marguerite Long, venne eseguito per la prima volta a Parigi il 14 gennaio 1932. Come Čajkovskij, Ravel idolatrava Mozart e il Concerto in sol ne è una splendida testimonianza. Nella composizione, caratterizzata da un’innegabile scrittura virtuosistica sono evidenti anche diverse influenze jazzistiche, citazioni dalla Rhapsody in blue e dal Concerto in fa per pianoforte e orchestra, (lavori composti da George Gershwin nel 1924 e 1925), così come il ritmo di foxtrot alla mano sinistra e l’uso delle percussioni ci portano per un momento a Broadway.

La seconda parte del concerto contempla la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), composta nell’inverno 1811-12, ed eseguita per la prima volta l’8 dicembre 1813, in un concerto all’aula magna dell’Università di Vienna, a beneficio dei soldati austriaci e bavaresi feriti nel corso della battaglia di Hanau (30-31 ottobre). Durante il concerto venne eseguita anche La vittoria di Wellington o La battaglia di Vitoria (titolo originale in tedesco: Wellingtons Sieg oder die Schlacht bei Vittoria op. 91) composta da Beethoven per celebrare il trionfo delle truppe britanniche sull’esercito francese in Spagna, presso la città di Vitoria nei Paesi Baschi, il 21 giugno dello stesso 1813. Alcuni tra i più importanti musicisti di Vienna furono presenti all’esecuzione: Antonio Salieri (presunto rivale di Mozart, già insegnante del giovane Beethoven), Joseph Weigl (compositore e direttore, anch’egli allievo di Salieri) e il pianista virtuoso e compositore Johann Nepomuk Hummel (allievo di Mozart, Clementi e Salieri).

Nei confronti della Sinfonia n. 7 così si espresse Richard Wagner «La sinfonia è l’apoteosi della danza: è la danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni. Beethoven nelle sue opere ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente.»

 

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Il programma
Fabio Luisi / Joaquìn Achùcarro
Direttore | Fabio Luisi

Pianoforte | Joaquín Achúcarro

 

Programma

Maurice Ravel, Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n.7 in la maggiore, op.92

 

Orchestra del Teatro di San Carlo

 

Teatro di San Carlo

venerdì 20 gennaio, ore 20.30 Turno S
sabato 21 gennaio, ore 18.00 Turno P / Turno M – Sinfonica

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