[su_box title=”l’editoriale a cura di Nicola Rivieccio ” box_color=”#007dcc” radius=”5″] Il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si rivolge al Parlamento dei cittadini sul futuro dell’Europa. Il Trattato di Roma, firmato sessant’anni fa, ha dato il via all’integrazione economica e a una pace duratura a un continente che conta oggi una popolazione di oltre 500 milioni di cittadini.[/su_box]
Il Parlamento europeo ha riflettuto sui progressi compiuti finora e sul futuro dell’Europa. La parola è passata ai cittadini che il 21 marzo hanno preso il posto dei deputati per esprimere la propria visione sull’Europa.
Il Parlamento Europeo a Bruxelles ha accolto martedì 21 marzo 751 cittadini europei chiamati a esprimersi su cosa funziona nell’Unione Europea e su cosa va cambiato, ma anche come questa dovrebbe evolvere per rispondere meglio alle sfide attuali e future. Tra i principali argomenti di dibattito: disoccupazione giovanile, globalizzazione, sicurezza, cambiamento climatico e il volto dell’UE post Brexit.
L’evento dal titolo “Il Parlamento dei cittadini” è stato inaugurato dal Presidente Antonio Tajani, che rivolgersi al Parlamento dei cittadini sul futuro dell’Europa ha affermato, fra l’altro, “Le recenti elezioni olandesi hanno confermato che non siamo stanchi della nostra Europa. Semplicemente, vogliamo che funzioni meglio. Che risolva i problemi: disoccupazione – soprattutto quella giovanile -, terrorismo, immigrazione illegale, tutela della salute e dell’ambiente, difesa dei diritti, delle donne, dei più deboli, fuori e dentro l’UE. Un’Europa più concreta, l’Europa dei fatti. L’Europa reale. Basta il buon senso per capire che non è indebolendo l’Europa che questi problemi saranno risolti.”
“Oggi, più che mai, – ha detto, inoltre, Tajani- l’Unione fa la forza. Uniti si vince. Mi sono sentito offeso, come credo tutti noi, quando il Presidente Turco ha fatto riferimento a fascismo e nazismo parlando di alcuni dei nostri paesi. L’Europa è il faro nel mondo per la tutela dei diritti fondamentali. Siamo l’unica area del mondo senza pena di morte. Siamo molto di più di un mercato o di una moneta.”
“Abbiamo superato difficoltà, diffidenza, incomprensioni. Abbiamo costruito sulla fiducia e sulla solidarietà. Insieme, abbiamo lavorato per un mondo più aperto, con più diritti, contribuendo a far uscire dal buio delle dittature tanti paesi del nostro continente.”
L’evento è parte di un dialogo più grande
“Il Parlamento dei cittadini” è soltanto uno degli eventi politici in programma per riflettere su ciò che l’Europa unita ha raggiunto nei 60 anni dalla firma del Trattato di Roma e su come dovrebbe cambiare in futuro.
I deputati europei hanno già dato il loro al dibattito, adottando le tre relazioni sul futuro dell’Europa nella plenaria di Febbraio. Ai primi di Marzo inoltre, il Parlamento ha discusso il Libro bianco della Commissione sui cinque possibili scenari futuri per l’UE. Alla fine della settimana, i capi di Stato si riuniranno a Roma per celebrare il 60 ° anniversario del Trattato e discutere del futuro dell’Unione. Nicola Rivieccio