20 Aprile 2024

a cura di Elia Fiorillo

In tempo di primarie anche uno spiffero può dare problemi.Immaginarsi un tsunami politico in piena regola. L’ex prefetto di Milano e attuale commissario prefettizio romano, Francesco PaoloTronca, ha dato una bella spallata agli equilibri instabili di una politica politicante.

Ha sollevato il coperchio di una pentola sempre in pressione, ma che di risultati elettorali pare ne porti:l’amministrazione del patrimonio immobiliare di Roma capitale.Case nel cuore della città occupate o affittate a pochi euro almese, pigioni di un’intera vita non pagate, sedi storiche dipartiti e associazioni con affitti ridicoli, nonché con cronachemorosità. Insomma, una brutta storia dove il Comune di Roma, tra i più indebitati d’Italia, proprietario di oltre 43 mila appartamenti ci rimette ogni anno più di 100 milioni di euro. L’ex sindaco Marino aveva ipotizzato di vendere un po’ di case all’asta per recuperare circa 247 milioni di euro, ma l’operazione non portò i frutti sperati.
Le reazioni politiche, ma non solo, all’affittopoli di Roma Capitale non si sono fatte attendere. C’è chi annuncia espostialla Corte dei conti e chi come il Movimento 5 Stelle dichiara:”Meglio tardi che mai. Ancora una volta Tronca ha scoperto l’acquacalda. Sullo scandalo degli affitti a 10 euro già l’anno scorsoavevamo presentato un esposto alla Corte dei Conti contro l’exsindaco Marino. Ora si faccia chiarezza…”Chi volle a Roma Tronca, dopo i buoni risultati d’immaginerelativi all’Expo, oggi forse si sta ponendo il problemadell’effetto “mediatico” dell’iniziativa “affittopoli”, a pochigiorni dalle primarie, con le opposizioni che puntano il dito suMarino, ma anche sui suoi predecessori. Roma non è stata sologovernata da Gianni Alemanno, ma per un bel po’ di tempo da leaderdella stazza di Vetere, Rutelli, Veltroni. Certo, a mandar a casaMarino fu il suo partito. Tronca l’ha voluto Renzi e, quindi, ilmerito di certe operazioni di pulizia vanno intestate a chi hascelto l’attuale commissario prefettizio. Sì, però, le storie personali e di gruppo, che piano pianofanno capolino sui media, potrebbero avere effetticontroproducenti sui cittadini elettori. Non tutti saranno ingrado di cogliere sfumature importanti sulla voglia di pulizia delPd, proprio perché l’ex prefetto di Milano lascerà l’incarico traqualche mese, senza aver avuto la possibilità di finire il lavorodi riordino di una materia esplosiva, dalle mille sfaccettature. C’è chi prova a salvare i politici prendendosela con i
dirigenti del Comune incapaci o collusi, che per anni non hannomosso un dito per sanare situazioni note. Uno scaricabarile cheancora di più condanna la politica, non all’altezza di imporrealla burocrazia sottoposta direttive precise di buonaamministrazione. Oppure, volontariamente omissiva perché benconscia del peso elettorale dei residenti in quei 43 milaappartamenti. Il commissario prefettizio ha fatto semplicemente ilsuo dovere, scuotendo burocrazie paralizzate da anni, cosa cheanche i politici a capo del Comune avrebbero potuto fare. Allo stato attuale del dibattito avvelenato all’interno del Pdsi dovrebbero sfidare alle prossime primarie Roberto Giacchetti(ex Radicale, capo di Gabinetto con il sindaco Francesco Rutelli)e Roberto Morasut (a sedici anni già iscritto alla Federazione deigiovani comunisti e assessore nella Giunta di Valter Veltroni).C’è poi l’ex sindaco Ignazio Marino che afferma: “Dovremmoinvitare il Pd a rinunciare a delle primarie farsa a Roma. Credoche un vero democratico non debba andare a votare alle primarieper dare un segnale chiaro”. Insomma, per il Pd le primarie romanepotrebbero trasformarsi in una guerra civile. Quando Renzi “consigliò” al prefetto Gabrielli la designazionedi Francesco Paolo Tronca a commissario prefettizio, noisostenemmo che se fosse stato un buon commissario chi l’avevavoluto a quel posto l’avrebbe candidarlo a sindaco. Visto quelloche sta succedendo e tenuto conto dell’avversario del centro-destra, Alfio Marchini, e dei Cinque stelle sempre in agguato, lacarta che il Pd potrebbe giocarsi è appunto Tronca. E’ vero che ilsoggetto in questione aspira a capo della Polizia, ma Roma è Roma.E con Sala sindaco a Milano di fatto nascerebbe il Partito della nazione.

Print Friendly, PDF & Email
Pubblicità
Verified by MonsterInsights