25 Aprile 2024

“Napoletani non Indignatevi solo se il calcio Napoli cambia portiere o perde ma anche per le leggi ingiuste, per le tasse e i rifiuti. Così Leopoldo Mastelloni a Radio Club 91, nel corso del programma “I Radioattivi” condotto da Ettore Petraroli e Rosario Verde, replica alla dichiarazione choc: “Mi sento romano, Napoli è tutta malfamata”
E chiarisce:”la mancanza di indignazione e’ un difetto italiano; in Francia per un disservizio si blocca il paese. si fanno sentire”. .”La mia è stata un’analisi superficialissima di certe evidenze della città. A Napoli ho imparato tutto quello che so e che c’era da imparare. Oggi il 50 per cento dei giornalisti è abusivo. Si spreca inchiostro. E ora questa bella invenzione di internet autorizza tutti a scrivere di tutto.
Io non dico fuggite da Napoli bensì girate e tornate a Napoli. Non vi ingozzate tra porta Capuana e Fuorigrotta. girate il mondo”. E afferma: “Anche In altre città ci sono le zone malfamate mentre a Napoli i malfattori sono in giro, sono serpentini girano tutta la città anche nei quartieri residenziali. C’è una microcriminalità che si infiltra dappertutto. si uccidono tra di noi. Poi succede che per il delinquente che viene preso e punito c’è la rivolta popolare senza analizzare il perché e tutto diventa ‘o cuore mio. Se fosse così negativo il mio pensiero su Napoli non avrei la residenza in città e una casa in cui vivo. A Napoli però non si può fare l’artista perché non c’è più il respiro internazionale che si respirava negli anni passati”. Mastelloni specifica che: “anche a Roma sono stato derubato. Anzi nella Capitale ho avuto ben sette furti. Napoli è super affollata. Durante i week end i napoletani veri restano in casa mentre la città è preda di persone che vengono a pariare come si suol dire. I napoletani vorrebbero tutti che il sole mio stesse in fronte a te. Puoi aspettarti qualcosa dappertutto. A Roma ci sono delle zone in cui è impossibile delinquere perché c’è grande attenzione da parte delle forze dell’ordine anche per via della presenza del Governo”. A Napoli non si può fare l’artista perché non c’è più un respiro internazionale che invece prima c’era. Impariamo a distinguere: a Napoli c’è il Vesuvio si ma per arrivare al Vesuvio le strade sono impervie e malcurate. ma questo non significa parlar male del Vesuvio”. E su Roma: “è la capitale, la mia carriera parte da Roma ma a Napoli ho imparare tutto quello che c’era da imparare.

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