A cura di Valentina Nasso
Rino de Feo, lo chef originario di Castellamare di Stabia e cittadino del mondo si racconta in un libro “Uomini, viaggi, ingredienti”, il libro intervista in cui “si confida” al direttore dell’Ago Press, Luigi D’Alise.
L’impresa culinaria di Rino è motivo di grande orgoglio stabiese, nel suo volume, pubblicato da Areablu Edizioni, raccoglie un lungo dialogo ambientato tra Italia ed Estremo Oriente, corredato da un’appendice di venti ricette di altrettanti piatti che lo hanno reso famoso prima in Indonesia ed ora in Cina.
Il libro, ripercorre la sua storia professionale, partito da una piccola realtà del Sud Castellammare di Stabia, città del Golfo di Napoli, per la Repubblica Popolare Cinese dove si è fatto apprezzare per la sua bravura e soprattutto per la creatività. Lo “chef matto” così lo definiscono nella nuova casa, stupisce portando la sua terra nei piatti oltre che nel cuore. Una cucina innovativa, in cui estro e colori sono coniugati a regola d’arte nel rispetto dei sapori e delle tradizioni napoletane.
Le antiche ricette sono rivisitate in chiave moderna e molto apprezzate oltreoceano. Rino è sempre pronto con il suo bagaglio di esperienza per una nuova sfida come ambasciatore della sua terra. Chi entra nei suoi locali entra in Italia anzi a Napoli con il “divieto assoluto”di utilizzare bacchette, solo forchette e coltelli. Per ogni complimento al piatto, ogni complimento allo chef, alza gli occhi al cielo a chi lo guarda da lassù e lo dedica alla sua terra.
In Cina è una star,ospite d’onore in talk show televisivi ed eventi, De Feo è stato anche invitato dai vertici della sede cinese del famoso gruppo industriale tedesco di articoli sportivi, l’Adidas, a tenere una lezione sulla creatività davanti a centinaia di rappresentanti del management. La sua cucina è il mezzo per far conoscere un territorio, la sua amata Napoli.
La storia di Rino è fatta di soddisfazioni, di successi, di riconoscimenti importanti alla carriera che ha conseguito frutto di tanti sacrifici e dimostrano come l’Italia e Napoli in questo caso sia fucina di eccellenze.
