
“Aumentare le pene per i reati di corruzione può essere giusto. Certamente va nel senso dellR17;umore popolare. Quanto all’efficacia, la storia insegna che forse bisogna essere più scettici.”
Nessuno dice fino in fondo la dura verità: e cioè che esiste un legame stretto tra perdita di dignità e di senso della politica da un lato e diffusione sistematica della corruzione dallR17;altro. I ladri ci sono sempre stati, ovviamente, così come corrotti e corruttori. Ma gli anticorpi sociali e politici hanno solitamente agito da argine rispetto a questi fenomeni. La cosa drammatica che si constata oggi è che questi anticorpi si sono decisamente indeboliti”. Sono queste le parole dell’on. Lorenzo Dellai (Democrazia Solidale), presidente del gruppo parlamentare “Per l’Italia-Centro Democratico” alla Camera. “Bene ragionare sulla leva penale, dunque. Benissimo affinare gli strumenti di presidio e controllo di tipo amministrativo.
Ma nulla di veramente decisivo accadrà se la politica non adotterà le sue contromisure, che passano da una riflessione radicale sulla natura e sulla configurazione dei partiti, degli strumenti di formazione della volontà politica interna e dei meccanismi di selezione della classe dirigente. Aggiungo che, in ogni caso, nulla potrà sostituire il valore di presidio e di controllo sociale, nei livelli locali, che era garantito da una militanza politica protagonista e motivata.
Lo spettacolo dei trasformismi e delle interessate trasversalità di questi ultimi anni toglie significato alla militanza e allR17;impegno in politica da parte delle persone per bene e allarga le potenzialità di chi per bene non è”, conclude la nota.