29 Marzo 2024

Sono previsti grandi cambiamenti nel mondo del termalismo italiano. È infatti in atto un processo di rilancio generale di tutto il comparto, una delle componenti più importanti del patrimonio culturale e storico del Paese, con 378 stabilimenti termali distribuiti in tutte le regioni e un fatturato di 1,5 miliardi l’anno, considerando anche l’indotto. Un percorso che investe direttamente anche le Terme di Cervia, uno degli stabilimenti più avanzati e noti del Paese, inserito in un contesto turistico, come quello della riviera romagnola, che nonostante la crisi vive una stagione positiva e ricca di opportunità.

Mercoledì 1 febbraio, in conferenza stampa a Montecitorio, è stata presentata la proposta di legge firmata dall’intergruppo parlamentare “Amici del termalismo”, alla presenza, tra gli altri, del coordinatore, l’onorevoleEdoardo Fanucci, e del deputato forlivese Marco di Maio. Lavorando a stretto contatto con gli operatori del settore, l’intergruppo, che comprende più di 100 tra deputati e senatori di diversi schieramenti, ha elaborato le basi del rilancio del termalismo nel triennio 2017-2019, con un investimento di 48 milioni di euro annui. Sul tavolo ci sono varie proposte per valorizzare il settore termale. Una delle principali è l’istituzione di un Fondo per la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza, che prevede la mobilitazione delle regioni, chiamate a stipulare accordi tra strutture sanitarie pubbliche e aziende termali, consentendo il libero accesso dei pazienti agli stabilimenti e garantendo i cicli di cure termali per la riabilitazione motoria e neuro motoria. Un’altra iniziativa riguarda la dismissione del patrimonio immobiliare termale pubblico, e il rilancio del settore attraverso politiche virtuose di privatizzazione. L’istituzione di un apposito credito di imposta mira invece a sostenere sul piano finanziario la riqualificazione del comparto. Il settore sarà inoltre sotto i riflettori grazie all’istituzione di unaGiornata nazionale delle #terme d’Italia.

Una proposta politicamente trasversale, da cui dipende il futuro di un’articolata rete di imprese all’avanguardia: una risorsa preziosa a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale, anche per merito dell’istituzione dellaFondazione per la ricerca scientifica termale. La Fondazione trarrà inoltre beneficio dall’accordo firmato lo scorso 2 febbraio tra la Conferenza delle Regioni eFederterme, che aggiorna le tariffe massime delle prestazioni assegnando alle aziende termali 5 milioni di euro in più nel triennio 2016-2018. Tra i punti dell’intesa, l’incremento dei fondi destinati alla Fondazione, presieduta dal direttore delle #terme di Cervia Aldo Ferruzzi.

E proprio le Terme di Cervia sono un esempio di come gli operatori del settore giochino un ruolo importante per ilterritorio: «In questi anni – racconta Aldo Ferruzzi – lo stabilimento ha saputo fare rete con l’offerta ricettiva,sportiva, culturale di #cervia, Milano Marittima e, in generale, di un’area a forte vocazione turistica, ponendosi al centro di un ideale polo del wellness. Grazie a questo disegno di legge le#terme, e in generale tutto il territorio di #cervia, beneficerebbero degli assetti nazionali che verrebbero a prospettarsi».

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