19 Aprile 2024

Pizza – Successo a Milano per Identità Golose
a cura di BC
In un’Italia alle prese col voto, divisa a metà tra spinte dal basso e necessità di governance, si assiste al trionfo di quello che, forse insieme al calcio, è il collante del Paese: la gastronomia.

 




Paolo Marchi, da arguto giornalista, ci aveva visto giusto già quattordici anni fa chiamando il suo congresso dedicato alla tavola,al buon cibo e alla sana ristorazione, Identità golose.
Perchè cosa è più identitario di un buon piatto di spaghetti? La novità dell’anno è che forse, a guardare la comunicazione dell’edizione 2018, il simbolo della cucina italiana è la pizza.
Che sia preludio di stelle? E’ stato questo l’interrogativo di tanti maestri degli impasti giunti da Napoli insieme ai superchef protagonisti degli show cooking e delle lessons.

Sul palco si sono alternati Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Niko Romito, la famiglia Iaccarino al completo. 120 chef per 1200 “discenti” in tre giorni dedicati all’alta cucina nel più importante congresso di settore d’Europa.
la chiave del successo? Il fattore umano. E’ stato questo, infatti, il filo conduttore della quattordicesima edizione.
Fattore umano è quello che incide sulle “prestazioni” di un trsitellato. Ma fattore umano è anche quello che ti fa accogliere col sorriso il cliente in una sala gremita.
E così ecco che l’ospitalità diventa la chiave di volta per un mondo quasi interamente concentrato sullo chef. Sul palco, dunque, si sono alternate persone. Con le proprie debolezze, i propri timori,le proprie ansie. Si sono messe a nudo. E si sono raccontate.
Poi, naturalmente, è stato il trionfo della cucina. Almeno 350 nuove ricette tutte scandite da una frase di Gualtiero Marchesi, il grande maestro da poco scomparso: “ La cucina è di per sé scienza, sta al cuoco farla divenire arte”. A lui il ricordo di Cracco con un risotto con foglia d’oro e una rivisitazione del raviolo aperto, realizzati “pescando nella memoria del gusto”. Tutto esaurito per Massimo Bottura che ha presentato ben tre piatti lasciando lascena al suo team.
Apprezzato, come sempre, lo stile minimal di Niko Romito che a Milano ha presentato un cavolfioreal vapore  gratinato.Ma l’abbinamento più riuscito, in assoluto, è quello tra cucina e sala, fuse in un equilibrio osmotico nel quale ognuno trova il suo ruolo, alla pari dell’altro. E se Internet ha reso disponibili tecniche di cottura, abbinamenti vincenti tra ingredienti e procedure di lavorazione, il fattore x, ciò che potrà davvero fare la differenza, è proprio la capacità di relazionarsi agli altri: fornitori, colleghi, collaboratori, clienti.

Per valutare i risultati degli input di Identità Golose, si dovrà attendere l’edizione 2019. Gli organizzatori sono già al lavoro.



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