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Presentato il progetto Angitola FISH2O

 Tutelare gli habitat naturali, la flora e la fauna del lago di Angitola sito nel Parco Naturale Regionale delle Serre (VV).

Gli interventi messi in atto, finanziati dal FEP Calabria 2007-2013 misura 3.2 Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche (art. 38 Reg. CE n. 1198/2006), intendono conservare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali e semi-naturali, al fine di arrestare la perdita di biodiversità. La responsabilità scientifica del progetto è affidata al professor Luigi Esposito del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli, coadiuvato da studenti e borsisti campani e calabresi e da un team di esperti dei vari settori attenzionati. Le attività vengono coordinate dal Direttore del Parco delle Serre dott. Francesco Pititto.

“Preservare il delicato equilibrio dell’ecosistema acquatico – spiega Pititto – creatosi grazie alla presenza dell’invaso Angitola, è un risultato già ottenuto dalla ottima gestione sino ad oggi condotta, nello stesso tempo, per non vanificare gli sforzi sin qui effettuati e per rispondere a quanto richiesto dal decennio per la biodiversità (2011-2020), è indispensabile attivare azioni di miglioramento ambientale finalizzato all’ottimizzazione delle risorse ittiche presenti nell’ambito del SIC Lago di Angitola”.

“Le operazioni sin qui condotte – spiega Esposito – sono volte alla conoscenza della biodiversità acquatica minore, notoriamente inserita nella catena trofica della fauna maggiore che la utilizza quale risorsa alimentare attraverso la pesca naturale. Sia la biodiversità minore, sia quella maggiore risultano essenziali per la qualifica di Sito di Interesse Comunitario (IT9340086) e devono, pertanto, essere entrambe attentamente tutelate. Tuttavia, “Angitola FISH2O” coinvolgerà non solo flora e fauna inclusi nelle schede Natura 2000, ma il complesso ecosistema dell’Angitola e la sua capacità portante. Protezione, Conservazione, ripristino, miglioramento dei sistemi naturali esistenti nonché monitoraggio saranno i temi principali sui quali si svilupperà “Angitola FISH2O”.”
I risultati ottenuti sulle attuali condizioni di salute dell’Ecosistema dell’Angitola e delle sue catene trofiche, consentirà di concentrare le attenzioni dei ricercatori e dell’Amministrazione del Parco verso opere di miglioramento ambientale, processi sperimentali di conservazione della biodiversità, identificazione di possibili sinergie territoriali e adeguate azioni di divulgazione dei risultati che impegneranno il team di lavoro sino alla fine del progetto. Per una volta sarà possibile parlare della Calabria quale “Regione esempio di conservazione della vita” e per questo si confida nell’interesse da parte della Regione, dei Ministeri (MATTM e MIPAAF) e della Unione Europea per implementare i risultati e continuare nel lavoro di sviluppo territoriale con nuove proposte e nuovi opportuni finanziamenti”.

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Il lago dell’Angitola è uno dei laghi artificiali italiani creato nel 1966 in Regione Calabria sito nei territori dei comuni di Maierato, Monterosso Calabro e Pizzo Calabro della provincia di Vibo Valentia.
L’invaso è stato ottenuto attraverso lo sbarramento del corso del fiume Angitola, da cui prende il nome, ma riceve anche le acque del Torrente Reschia. Le acque defluiscono verso il mare riprendendo il corso dell’Angitola che risulta quindi essere l’emissario del lago.

Il lago, sito a 30 m sul livello del mare, occupa una superficie di circa 1,96 km² (196 ettari) ed è situato all’estremo sud del golfo di Sant’Eufemia, a circa 3 km dal mare (Costa degli Dei). La sua profondità massima è stata misurata a 28 metri che gli consentono di raggiungere un volume pari a  21 milioni di m3 d’acqua.

 

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