18 Aprile 2024

“Nel mentre fervono i preparativi per approntare liste di candidati celebrando, al tempo stesso, la vecchia liturgia degli apparentamenti di coalizione sulla base di schieramenti politici e non di contenuti, assistiamo all’ennesima tegola giudiziaria abbattutasi sulla Regione Campania, con la richiesta di rinvio a giudizio di otto, fra consiglieri ed ex consiglieri con l’accusa di peculato”.

Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, ma eletto in Campania nelle liste del Pdl-Fi, commentando le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura di NAPOLI nei confronti di otto tra consiglieri ed ex consiglieri della Regione Campania, di cui quattro del gruppo Pd, due dell’Idv e due dell’Udc.

“Tra arresti e rinvii a giudizio – spiega D’Anna – abbiamo, ormai, perso il conto dei consiglieri rimasti coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi. Il che pone, senza alcuna speculazione di parte, la necessità di sollevare la questione morale in Regione. Una questione che è stata volutamente sottaciuta da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio, a cominciare dal governatore Stefano Caldoro a cui sembra sia bastato non essere rimasto personalmente coinvolto in tali vicende”.

Per il parlamentare del Gal: “è il caso di invitare gli onorevoli Paolucci, Di Lello, Vaccaro e quanti altri si sono posti il problema di come votasse un fantomatico (ed inesistente) gruppo di ‘cosentiniani’ alle primarie del Pd, a levare alta la propria voce non solo per stigmatizzare questo stato di cose, ma anche per escludere dalle liste tutti coloro che, a vario titolo, sono rimasti implicati in tali procedimenti giudiziari. Ci aspettiamo che Vincenzo De Luca lo faccia”. Questo perché, conclude D’Anna: “la morale è una cosa seria e non può essere reclamata ed utilizzata solo come espediente nei confronti degli altri”.

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