18 Aprile 2024

“Il periodo di incertezza che stiamo vivendo ormai da tempo, e in questi giorni così fortemente acceso sul fronte della politica rafforza sempre più la mia convinzione che la capacità di ripresa del nostro Paese si debba fondare sulla ricostruzione di una classe dirigente capace di guadagnarsi la fiducia di cittadini e imprenditori. Lo ha dichiarato Giorgio Roveri, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega alle PMI.

“L’idea di CONFASSOCIAZIONI di dar vita all’Accademia della Politica e della Rappresentanza 4.0 – ha continuato il Vice Presidente – annunciata per la prima volta dal suo presidente Angelo Deiana, il 27 gennaio scorso (durante la conferenza stampa in cui veniva presentata la programmazione delle attività 2017 della Confederazione delle Associazioni Professionali, ndr) si anima intorno a un obiettivo ambizioso, ma concreto e cioè impegnarsi nello sforzo fattivo per ricostruire, in Italia, la politica nella sua accezione più nobile. Da qui l’avvio di un piano formativo che affiancherà la dirigenza (giovani in primis) nell’analisi della funzione della rappresentanza, attraverso un fitto calendario di appuntamenti e di momenti di confronto, a partire dai prossimi mesi, con gli attori della politica”.

“Il tema della rappresentanza è davvero importante – ha ribadito il Temporary Manager, Roveri – perché più guardo alla composizione del nostro tessuto economico-produttivo più mi convinco che le associazioni di categoria debbano diventare una vera e propria palestra dove esercitarsi nel leggere la realtà, nell’ascoltare gli associati e nell’elaborare soluzioni innovative partendo dai bisogni quotidiani. In particolare per noi che esercitiamo la funzione di rappresentanza rivolta alle PMI, diventa essenziale saper produrre evidenze inequivocabili che attestino, giorno dopo giorno, il nostro obiettivo primario: con il sapere che cosa significafare impresa e il sapere come comunicarlo prendersi cura della salute imprenditoriale di chi rappresentiamo”.

“C’è da dire, però, che questa nuova cultura d’impresa, fatta di attenzioni e di conoscenza adeguate – ha concluso il Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Giorgio Roveri – non può attendere che finisca la fase di instabilità, si abbassi lo spread, vengano stemperate le tensioni istituzionali interne al Paese o vengano chiariti gli esiti dei tavoli con l’Europa. È educando oggi i nostri funzionari e i nostri quadri a questa nuova cultura d’impresa che come associazioni di rappresentanza possiamo ambire a diventare un fertile bacino da cui pescare professionalità preparate e preziose per la classe dirigente di domani. E rappresentare nel migliore dei modi un’Italia degna del suo nome e del suo brillante passato, considerando l’importante patrimonio culturale, imprenditoriale, storico e umano che raccoglie”.

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