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SAN CARLO – PALMIERI, MANSUETO E ADDIO (NCD): “ATTO INTEMPESTIVO IN CONSIGLIO, RICOSTITUIRE TAVOLO FONDAZIONE”

“Ribadiamo ancora una volta, che l’unica via di uscita per salvare in extremis le tristi sorti del San Carlo, è per noi la ricostituzione del tavolo del consiglio della Fondazione, in quanto, come condicio sine qua non, sarebbe impensabile poter mettere in campo qualsiasi iniziativa, pur coinvolgendo il Consiglio comunale con un atto di indirizzo specifico intempestivo e inopportuno”.
E’ quanto affermano in una nota congiunta, Domenico Palmieri, capogruppo di NCD in Consiglio comunale di Napoli e i consiglieri del gruppo NCD, Marco Mansueto e Gennaro Addio, a margine della discussione per l’approvazione della delibera di g.c., per sostenere la Fondazione San Carlo, attraverso il conferimento di beni immobili al fine di migliorare l’autonomia finanziaria e gestionale della stessa. “La Cultura non è una materia delegata dal Governo alle autonomie locali, sulla quale esse possono legiferare o prendere iniziative esogene a proprio piacimento, bensì sono custodi di quei tesori e dovrebbero solo garantirne la fruibilità e la valorizzazione, senza uno specifico potere di delega. Pertanto, – aggiungono i consiglieri – riteniamo indispensabile che il tavolo vada ricomposto, per ricostituire presupposti di concretezza per qualunque azione si intenda intraprendere.
Ma, dopo la rottura inevitabile con l’arrivo del commissario da parte del ministero, questa delibera ormai, rappresenta un puro ‘atto intempestivo’. Auspichiamo, dunque, che il sindaco, quale presidente della Fondazione e il Consiglio comunale nella sua interezza, possano provare a rafforzare il mandato, riaprendo la strada del dialogo con il commissario e con gli altri membri della Fondazione, affinché si costituiscano ipotesi per nuove proposte concrete e accompagnare il Comune di Napoli ad essere protagonista, ma solo all’indomani della ricomposizione del tavolo”.
“Quindi, ribadiamo che scelte, indirizzi e strategie per il San Carlo, vanno discusse al tavolo della Fondazione e solo allora, – concludono – potremmo dare la nostra piena disponibilità per contribuire ad avviare scelte giuste per la città”.

 

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