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“Una pura Formalità”, lo spettacolo in scena al Teatro Bellini dal 17 al 22 Marzo tratto dal film di Giuseppe Tornatore, adattamento teatrale e regia di Glauco Mauri.

Ricordare e capire da dove si viene. Un ritmo incalzante e un temporale che scandisce i momenti di un viaggio interiore. Alla ricerca della memoria perduta.

I due protagonisti lo scrittore Onoff, interpretato da Roberto Sturno, e il Commissario, Glauco Mauri, si fronteggiano in una tetra stanza di un commissariato sperduto nel nulla. Un’ambientazione dalla prospettiva distorta: tutto è sbilenco, irregolare, l’orologio è privo di lancette, i muri sono zeppi delle scritte di quelli che sono passati per quello stesso ufficio.

E in questa cupa serata il commissario interroga lo scrittore e lo costringe a ricostruire il suo passato, a rivivere tutti i momenti più importanti della sua vita, mettendolo a confronto con i suoi errori, i successi, i fallimenti, le menzogne che si è costretti a utilizzare per ritagliarsi un briciolo di celebrità in un mondo spietato.

Meraviglioso Roberto Sturno nei panni di uno scrittore intenso, smarrito, disilluso, ma intriso di un’anima palpitante.

E come non provare simpatia per il Commissario sornione, beffardo, tagliente al momento giusto, implacabile come lo è la memoria. Uno straordinario Glauco Mauri, una recitazione perfetta, una regia che fa salire la tensione fino all’insospettabile colpo di scena finale.

Uno spettacolo da non perdere, una girandola di umanità dolente che si interseca in questo misterioso susseguirsi di rivelazioni.

Glauco Mauri e Roberto Sturno regalano una performance recitativa di rara bellezza. In scena con loro i bravi e convincenti Giuseppe Nitti, Amedeo D’Amico, Paolo Benvenuto Vezzoso, Marco Fiore.

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