29 Marzo 2024

La scomparsa del comparto della seta di San Leucio fa esplodere Vincenzo Peretti, coordinamento Verdi: “Vince l’indifferenza”

 

“Una legge per tutelare il Made in Campania” questa la sfida lanciata dal professore Vincenzo Peretti del coordinamento dei Verdi della Campania. A questa considerazione è arrivato dopo l’ennesimo episodio che si è verificato nel settore della seta di San Leucio dove di recente ha chiuso i battenti l’Aos, ultimo storico opificio della zona.
“Eccellenze artigianali che scompaiono nell’indifferenza di tutti -spiega Peretti- una tragedia che si consuma nel silenzio”.
L’impresa subirà l’ordinanza di sfratto il prossimo 3 marzo in seguito alla sentenza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
“Sarebbe troppo facile adesso sprecare tante parole sulla tutela del ‘made in Campania’, ma la realtà è ben diversa. Manca in regione una seria regia e qualche legge, con copertura finanziaria, ad hoc sullo sviluppo soprattutto nell’agroalimentare oltre che l’artigianato. Numerose sono le piccole aziende agricole e zootecniche che non riescono più a sopravvivere sparendo proprio nei giorni dove a Milano con l’Expo si celebrano questi settori. Quante sono le aziende campane presenti? Un paradosso evidente. In questo modo – sottolinea Peretti – non si può certo andare avanti”.
Una storia antica quella della seta di San Leucio, che vide la luce al tempo dei Borboni: “Il 25 marzo del 1776 Ferdinando IV, Re delle Due Sicilie, fonda la Real Colonia della Seta di San Leucio, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta, con l’intento di eguagliare e superare la bellezza dei tessuti di seta prodotti a Lione”.

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