Verdi. Sì alla modifica del disciplinare per la STG della pizza ma nessuno tocchi il forno a legna

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Borrelli e Peretti: Pretestuose le polemiche sull’inquinamento per promuovere l’uso di forni a gas ed elettrici
“Condividiamo l’idea di modificare il disciplinare della pizza napoletana STG lanciata nel corso del convegno promosso da Formamentis a Napoli perché non sono state tenute nella giusta considerazione le tante novità e innovazioni aggiunte negli anni dai pizzaioli napoletani, ma non possiamo accettare che vengano meno alcuni elementi fondamentali di tradizione e tipicità”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale del Sole che ride, per i quali “pur dovendo essere attenti alle innovazioni, alcune caratteristiche non possono essere cambiate a cominciare dal forno a legna”.
Per Borrelli e Peretti “sono inutili i tentativi di farli passare come i maggiori produttori di smog per promuovere l’uso dei forni elettrici o a gas perché esiste una precisa normativa sugli scarichi di fumi e sull’utilizzo di legno certificato e pertanto basterebbero controlli ordinari e severi per punire quelle attività non in regola”.
“Oltre all’uso del forno a legna, altri due sono gli elementi intoccabili nel disciplinare: la figura del pizzaiolo e la qualità dei prodotti” hanno aggiunto sottolineando che “il pizzaiolo oggi è il vero asso nella manica del successo della pizza, una figura, oggi maestro, capace di controllare tutti gli aspetti della filiera che vanno dalla scelta delle materie prime, alla manualità e tecnologia dell’impasto fino ad arrivare alla cottura rigorosamente nel forno a legna, mentre, per i prodotti da utilizzare, auspichiamo sempre che vengano tenuti in considerazione, quando possibile, quelli di origine campana”.

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