Giovedì 18 dicembre (ore 10.30) presso l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR di Avellino verranno presentati i risultati intermedi del progetto di ricerca e sviluppo QUARC per la tutela della qualità delle produzioni appartenenti a cinque filiere del territorio: vitivinicola, cerealicola, olivicolo-olearia, lattiero-casearia e castanicola.
Nel corso della giornata saranno presentati progetti di prototipizzazione di sistemi di tracciabilità e di potenziamento della qualità dei processi delle filiere. Un nuovo brand per difendere e diffondere la qualità delle eccellenze agroalimentari campane nel mondo. È questo l’obiettivo di “Quarc”, progetto di ricerca e sviluppo sulle qualità delle produzioni tipiche regionali appartenenti a cinque filiere del territorio: vitivinicola, cerealicola (pasta), olivicolo-olearia, lattiero-casearia e castanicola.
Dalla tracciabilità dei prodotti alla valorizzazione dei processi caratterizzanti le cinque filiere, dalla sicurezza alimentare alla competitività sul mercato globale dell’intero sistema agroalimentare, gli aspetti strategici del progetto partito nel 2013 nel quadro del bando regionale Campus (in attuazione degli Obiettivi Operativi 2.1 e 2.2. del P.O.R. Campania Fesr 2007 – 2013), verranno presentati giovedì 18 dicembre ad Avellino alle 10.30 presso l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR durante l’evento “Ricerca&Impresa in Campus. La qualità nell’agroalimentare in Campania”.
I PARTNER DEL PROGETTO QUARC – A guidare il Progetto di ricerca “Qualità delle produzioni tipiche campane ed il suo territorio: approcci innovativi ed integrati per rafforzare la competitività del sistema Agroalimentare – Quarc” è la Mastroberadino Spa, storica cantina di Atripalda divenuta negli anni tra le più rinomate aziende vitivinicole al mondo, insieme a numerosi Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Università di Napoli “Parthenope” ed altre imprese appartenenti filiere coinvolte: De Matteis Agroalimentare S.p.A per la filiera cerealicola,Basso Fedele & figli S.r.l. per quella olivicolo-olearia, le Aziende Agricole Associate S.r.l. per la filiera lattierocasearia, Perrotta Gigliola per quella castanicola.
LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI INTERMEDI – “Con il progetto – osserva Salvatore Esposito De Falco, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Project Manager del progetto Quarc – si intende valorizzare prodotti che da soli esprimono la storia della nostra terra e il futuro della nostra economia. Dietro ai pochi grandi nomi italiani, per esempio Ferrero e Barilla, in grado di competere a livello internazionale nel comparto agroalimentare c’è un mondo di nani capaci tuttavia, per tradizione e legami con il territorio, di creare prodotti di qualità planetaria”.
“Nel corso di questo progetto – osserva il Dr. Angelo Basile, ricercatore presso l’istituto dei Sistemi Agricoli e Forestali del Meditterraneo del CNR e Responsabile Scientifico del progetto Quarc – il comparto della ricerca in generale e il CNR in particolare si sono ‘adattati’ alle esigenze delle imprese per produrre delle innovazioni di prodotto e di processo che siano immediatamente applicabili, superando così la distanza fra Ricerca e Impresa che spesso ha rappresentato un collo di bottiglia nello sviluppo del settore Agroalimentare della Campania”.
Giovedì 18 dicembre nel corso dell’evento saranno presentate alcune delle soluzioni innovative che Ricerca & Impresa hanno sviluppato durante la prima fase del progetto QUARC