29 Marzo 2024

 L’economia turistica della Campania ha bisogno di una linea guida politica credibile e fattiva. Abbiamo la necessità di garantire una vera governance del turismo regionale e la vacatio politica amministrativa attuale può solo creare ulteriori e più gravi disagi. Chi sceglie le nostre località turistiche non ha molto interesse a sapere di che colore è l’amministrazione regionale ma ha necessità che siano garantiti servizi, infrastrutture e che il suo viaggio soddisfi le sue aspettative.

Mentre in Regione Campania si discute di un presidente da legittimare oppure no, siamo senza alcuna indicazione vera sulla modalità di interazione con le infrastrutture di arrivo (porto, aeroporto e stazione) e soprattutto nulla sappiamo di qualsivoglia piano ordinario dei trasporti sul territorio regionale né sulla mobilità. Pare un paradosso parlare di sostenibilità quando non è chiaro se partono o meno bus di trasporto da e per le località turistiche, nulla si sa del Metrò del Mare mentre continua a “navigare a vista” la gestione privatistica dei trasporti marittimi nel Golfo. Non ci rassicura Trenitalia che con corse saltate e discontinuità di un servizio molto carente soprattutto da e per le aree interne come pure annaspa il trasporto pubblico su gomma. Difficile spiegare a viaggiatori, muniti delle più moderne e sofisticate app e che preferiscono utilizzare auto a noleggio che quella strada segnata è invece oggi ridotta ad un mulattiera o che vi sono eterni cantieri aperti da diverse compagnie incapaci di interagire sui lavori da effettuarsi. Complicato adeguarsi a cartelli che quando sono presenti spesso disorientano. Resta poi il grave vulnus di una legge sul turismo approvata dopo anni ma che non ha ancora vista alcuna applicazione. Restano in piedi i disciolti e commissariati ept e azienda di soggiorno, emblema dello scatafascio amministrativo ulteriormente aggravato da personale spesso in età pensionabile e non più motivato per carenze organizzative e gestionali. Una chimera quell’agenzia regionale prevista nella legge regionale mentre ancora si dibatte su chi dovrebbe essere il fortunato vincitore del posto di amministratore a 200mila euro annui di cui chissà perché era stato prontamente pubblicato il bando mentre nulla si sa di una ripartizione territoriale in ptl e ambiti che sa di suddivisione medioevale.
Del tutto assenti e non attive le Camere di Commercio . Impossibile parlare ad oggi di un cartellone di iniziative spesso sagre paesane spacciate per eventi, la gran parte dei fondi elargiti sono stati distribuiti a pioggia e non tengono conto di una vera programmazione di pacchetti turistici e accordi con tour operator. Inutile parlare oggi di promo-commercializzazione del prodotto turistico regionale, siamo del tutto assenti sulla scena internazionale esclusa le iniziative di carattere privato di tour operator interessati solo ad una modalità di viaggio organizzato, utilizzando le nostre località turistiche come meri dormitori e sottraendo risorse e l’impiego di personale locale per le escursioni spesso gestite in proprio e senza alcun contatto con il territorio. Assai slegata la gestione dei beni culturali di miriadi di enti e sovrastrutture con Soprintendenze spesso miopi rispetto alla necessità di interagire con il territorio circostante e lavorare a progetti condivisi.
Intanto operatori e gestori di strutture ricettive e di agenzie turistiche devono fare i conti con una pressione fiscale ormai impossibile da sopportare, una concorrenza sleale di altre destinazioni e di abusivismo dilagante e il predominio di colossi speculativi di finta intermediazione che utilizzando la potente presenza in rete internet svendono il territorio salassando con provvigioni esagerate chi invece è isolato e costretto a subire pressioni di ogni genere, compreso miopia e poca competenza di comuni ed enti locali e con sistemi di sicurezza spesso inadeguati e carenti.
Tutto questo mentre vi è in atto un’instabilità internazionale ma che potrebbe favorire la nostra Campania come testimoniano le richieste di viaggio sul nostro territorio e flussi turistici interessanti internazionali come il ritorno degli americani e l’arrivo di orientali.

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