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Banca di Credito Cooperativo di Napoli, nuove proposte per il prossimo CdA

Sabato 28 aprile alle ore 10,30 presso il Circolo Nautico Posillipo si riuniscono i soci della Banca di Credito Cooperativo di Napoli che appoggiano la linea del rinnovamento della governance, ferma da un decennio e che, per il rinnovo delle cariche sociali relative al triennio 2018 – 2020, presenta gli stessi attuali componenti.

La riunione precede di una settimana l’assemblea sociale della BCC di Napoli indetta per il 5 maggio prossimo.
I soci che si sono dati appuntamento al Circolo sostengono una nuova lista di candidati alle cariche sociali che è stata, però, non ammessa dal CdA uscente alla competizione elettorale. Ne fanno parte i soci costituenti:
Bocchetti Domenico commercialista
Capezzuto Carmine consulente finanziario
Capuozzo Alessandro commercialista e revisore contabile, già consigliere della BCC
Martusciello Raffaella imprenditrice
Orefice Vincenzo commercialista e revisore contabile
Pantani Paolo funzionario Comune
Parrella Aldo operatore finanziario
Turchi Roberto consulente finanziario
Turrà Giancarlo commercialista e revisore dei conti – presidente della lista.
Tuttavia, i candidati, che hanno avanzato un esposto alla Banca d’Italia, si presenteranno per essere nominati direttamente dall’assemblea sociale del 5 maggio.
La nuova lista: “Lista Turrà” dal nome del presidente dott. Giancarlo Turrà, propone un programma basato sul recupero della funzione cooperativistica della Banca e sull’ascolto delle istanze dei soci anche per quanto riguarda il trattamento agevolativo delle condizioni di tasso, commissioni e spese da applicare ai rapporti bancari, la remunerazione del capitale, le iniziative di sostegno per i fondatori.
Il programma pone poi risalto alla liquidazione della quota azionaria detenuta dal socio, perdurando il suo disinteresse verso la Banca e restando inattuabile una democratica alternanza degli esponenti aziendali e della leadership.
La riunione al Circolo Posillipo è, dunque espressione della insoddisfazione dei soci e delle troppe lagnanze che si collegherebbero all’ispezione in atto da parte della Banca d’italia.

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