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Ciclo integrato acque, le parole di Lucci e Carbonara (cisl) sui lavoratori senza stipendio

“Sul ciclo integrato delle acque siamo costretti a registrare l’ennesima dimostrazione di incoerenza da parte della Giunta regionale: i lavoratori dipendenti delle ditte private che operano su tali impianti per conto della Regione Campania non ricevono lo stipendio da mesi…

Una questione intollerabile che si aggiunge al mancato trasferimento delle opere regionali e dei lavoratori addetti ai gestori già esistenti nei rispettivi Ato – in applicazione della Legge regionale 16/2014”. A denunciarlo in una nota, inviata al governatore Stefano Caldoro, all’assessore all’Ambiente Giovanni Romano e al coordinatore della struttura di Missione, Programmazione e gestione delle risorse idriche Angelo Pepe, sono Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, e Giuseppe Carbonara, segretario generale della Femca Cisl Campania.
“Le ditte interessate – spiegano i due leader sindacali – dichiarano di non avere la disponibilità finanziaria per pagare gli stipendi perché la Regione Campania non provvede al saldo delle competenze loro spettanti, con ritardi che raggiungono e talvolta superano gli 8 mesi.
“L’atteggiamento delle ditte va indubbiamente condannato, perché tale situazione non può essere utilizzata in maniera strumentale per evitare il pagamento degli stipendi. E se incomprensibile è il comportamento della Regione Campania, che si rifiuta di applicare la legge regionale 16 del 2014, davvero singolare è il silenzio dell’opposizione regionale sull’intera vicenda del ciclo integrato delle acque. Dipenderà forse dal fatto che molte delle aziende del settore fanno capo a parenti e affini?”
“Intanto a pagarne le conseguenze peggiori sono ancora una volta i più deboli componenti della catena: i lavoratori”.
Di fronte a questo stato di cose, dopo aver chiesto e ottenuto un incontro con il coordinatore della Struttura di Missione Angelo Pepe, lo scorso 18 marzo, la Cisl Campania aveva strappato alla Regione l’impegno a liquidare le prime tre mensilità del 2015 alle ditte interessate e ad avviare le procedure relative al saldo del 2014. “Impegni puntualmente disattesi – spiegano Lucci e Carbonara – mentre crescono ulteriormente le tensioni già esistenti tra i lavoratori”.
Alla Regione la Cisl Campania chiede l’applicazione della Legge regionale numero 16/2014 per il trasferimento delle opere e dei lavoratori addetti ai gestori già esistenti nei vari Ato, dando priorità ai lavoratori della Centrale di Mercato Palazzo, e l’emissione di decreti che consentano la massima copertura degli stipendi non ancora erogati e la certificazione dei crediti vantati dalle ditte che ne facciano richiesta per poter accedere agli affidamenti bancari. “Facciano attenzione maggioranza e opposizione, su vertenze come questa, si giocano il consenso dei lavoratori e della collettività” – concludono Lucci e Carbonara.

Inserito dalla Redazione

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