CUMULI DI AMIANTO E MATERIALE EDILE SVERSATI AD ERCOLANO
Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini virtuosi alla Dirigenza dell’Ufficio Tecnico comunale è stato individuato stamane uno smaltimento abusivo in Via Fossogrande, alla periferia di Ercolano, nella zona meglio conosciuta come case bianche, a pochi passi dal Centro per Bambini e Famiglie, ambito 29 del Comune di Ercolano. Un’azione indegna da parte degli esecutori materiali che lascia attoniti i passanti. Oltre all’amarezza e al disgusto per quanto di visibile c’è, è necessario trovare spazio per una riflessione inerente il concetto di legalità, di benessere, di salute pubblica e di civiltà che avrebbe il dovere di scavare la coscienza di coloro che governano, gestiscono e che sono garanti del controllo territoriale. Si attendono gli esiti della valutazione effettiva di quanto trovato all’interno dei numerosi sacchi neri accatastati a qualsiasi genere di rifiuto mal differenziato. Da una prima analisi di caratterizzazione del contenuto dei sacchi emerge che al loro interno c’è amianto. Tra carogne di animali morti in evidente ed avanzato stato di decomposizione, qualche ratto e cumuli di rifiuti di ogni tipo, l’aria è irrespirabile. Un’insalubrità che non può concedere spazio alla rassegnazione, soprattutto per chi vive in quei luoghi, coltiva la terra, ha figli e nipoti che giocano liberi col potenziale rischio di ammalarsi di tumore. Una zona che grida rispetto e che urla giustizia per “La Montagna” tanto cara al popolo ercolanese, per il mare che incornicia attraverso uno scorcio lo splendore di una città antica, violata ed abusata. Una periferia abbandonata all’incuria- sottolinea un passante certo che il problema, come sempre, non importi ad alcuno. Eppure, ci troviamo in luoghi rappresentativi dell’essenza stessa di Ercolano, strade che si aprono ai sentieri lungo il Vesuvio, fonte di attrazione turistica in preda ad una vera e propria bomba ecologica. Qui si imboccano viottoli con scarsa fruibilità, inadeguata illuminazione, barriere architettoniche, manto stradale senza manutenzione che aumenta il rischio di incidenti anche per i ragazzi che accedono ai campetti di calcio a pochi passi dal disastro. Non c’è e non deve esserci una misera accettazione. Occorre informare, non tacere, essere consapevoli che la differenza la fanno in primis i cittadini a patto che si cammini fianco a fianco con le istituzioni affinché la parola Futuro non si svuoti di significato e si concretizzi nella salvaguardia del presente.
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