Edenlandia, senatori A presentano interrogazione al Ministro della Cultura
2 min readSu sollecitazione capogruppo De Flaviis: “Eccessivo zelo della Sovrintendenza di Napoli”
“L’eccessivo zelo e la lettura distorta dei vincoli da parte della Sovrintendenza di Napoli sta causando il ripensamento del gruppo imprenditoriale che aveva acquisito il ramo d’azienda dell’Edenlandia per riaprire il parco dei divertimenti di Napoli”. Lo scrivono in un’interrogazione parlamentare a risposta scritta, rivolta al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, i senatori di Area Popolare (Ncd – Udc), Giuseppe Esposito, Luigi Compagna e Pietro Langella.
“Dei cavilli burocratici – scrivono i senatori – non possono ostacolare la riapertura dell’Edenlandia, sorta nel 1965 e primo parco in Europa, che potrebbe essere un polo di attrazione per i turisti e una risorsa per i cittadini. L’eventuale recupero dell’area porterebbe enormi benefici all’intera zona di Fuorigrotta e Agnano, insieme allo Stadio San Paolo, la Mostra d’Oltremare e lo zoo, offrendo lavoro ad oltre 35mila napoletani”.
Nell’interrogazione si chiede al ministro “se sia possibile apporre un vincolo di tutela monumentale su un parco dei divertimenti, elevando lo stesso e tutti i suoi contenuti, comprese le giostre, a beni monumentali di interesse pubblico”.
L’interrogazione dei senatori di Area Popolare è stata sollecitata dal capogruppo del Nuovo Centrodestra nel Consiglio Regionale della Campania, Ugo De Flaviis, che ritiene questa “un’occasione persa da parte della Sovrintendenza per far comprendere alla gente comune di non essere un’istituzione inutile e dannosa. Mi auguro che l’Edenlandia possa presto riaprire i battenti e contribuire con la sua attività ad un recupero di qualità della vita nella quotidianità dei cittadini napoletani”.
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