Nascerà grazie alla tenacia e alla costanza di un imprenditore all’interno del celebre Palazzo Arcucci sito in Via Marittima ad Ercolano, in una struttura totalmente rinnovata ed ecosostenibile, una Fondazione dal valore assistenziale-sanitario orientata alla cura, alla salute e al benessere dei cani, un’iniziativa che vuole rappresentare anche un supporto concreto per contrastare l’abbandono. Sempre all’interno di Palazzo Arcucci verrà allestito un museo permanente per consentire agli appassionati di visitare un luogo che promettere di essere più unico che raro. Il settecentesco palazzo Arcucci compare già nelle mappe del Duca di Noja del 1775, il palazzo in un primo periodo storico fu sede distaccamento della guarnigione del fortino borbonico del Granatello, per essere successivamente adibito e ampliato anche a carcere. Nel 1830 diventa sede vescovile e vi risiedette la principessa di Teora. Diventa proprietà della famiglia Arcucci nel 1861 come da iscrizione nel pavimento della chiesa. La scala principale è Vanvitelliana con dei cortili a forma di ferro di cavallo. La volta di ingresso è lunga come quella di Villa Campolieto avendo sempre come riferimento progetto Vanvitelli. Ha un accesso privato a mare e il palazzo non ha subito molti mutamenti strutturali. Conserva macine e campane, oggetti di ogni giorno dell’epoca (poderi settecenteschi). Dal 1850 sino a metà del 900’ all’interno di Palazzo Arcucci era presente una fonderia borbonica dove venivano lavorati con meticolosità materie pregiate quali oro e argento. Dal 1861 al 1954 fu destinato alla produzione di oggetti di pellame vario tra cui coccodrillo, fibbie per trazione e pellicce che venivano esportante il Olanda Belgio e Inghilterra. Il tutto testimoniato da bolle di accompagnamento e da cambiali dell’epoca sia precedenti che successive alla formazione del regno d’Italia. Che dire sarà stupendo perdersi in mezzo a centinaia di opere d’arte di ogni epoca, da Palazzo Arcucci si uscirà con gli occhi pieni di bellezza.
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