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Gioco d’azzardo, M5S: Regione Campania combatta ‘Azzardopoli’ governativa e non contraddica propria legge

 

Il Governo nazionale ritenta il blitz sul gioco d’azzardo. Oggi nella conferenza unificata Stato-Regioni, al primo punto all’ordine del giorno c’è di nuovo l’intesa tra Stato, Regioni ed Enti locali sui ‘punti gioco’. Insomma il Governo tenta di nuovo di scalfire l’autonomia di Comuni e Regioni

Lo dicono in una nota i 7 consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania. “La Regione Campania deve far sentire la propria voce e opporsi con forza all’iniziativa del Governo nazionale” – sottolineano –  “La bozza rilanciata dal Governo non è stata discussa pubblicamente con le associazioni, i gruppi e i comitati che seguono da vicino il tema – evidenziano – La Regione Campania deve difendere la propria autonomia e quella dei Comuni nel contrastare la piaga di ‘azzardopoli’. Andrebbero approvati subito regolamenti che limitino gli orari, vietino slot, vlt, centri scommesse nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, edifici religiosi, ospedali”. “Azzardopoli è un’emergenza sociale ed economica che ha ripercussioni drammatiche sulla vita della gente – continuano i 7 consiglieri – colpisce e coinvolge, infatti, oltre un milione di cittadini presi dal raptus illusorio del ‘tentar la sorte’”. “Un ‘mondo di mezzo’ che negli ultimi 15 anni ha alimentato illusioni e contribuito ad aggravare la crisi economica del nostro Paese (ad esempio costa alle casse dell’erario oltre 4 miliardi di mancata Iva sui consumi) – continuano gli esponenti M5S – senza contare che il gioco cosiddetto ‘legale’ fa fare affari alle mafie, come certificato dall’ultima relazione della Commissione bicamerale antimafia”. “Come gruppo consiliare M5S campano, nel corso dell’approvazione della legge finanziaria del 2016 – aggiungono – abbiamo presentato e fatto approvare un emendamento che prevede la nascita di un Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo con la redazione dell’elenco pubblico di esercizi commerciali che hanno scelto di non dotarsi di macchinette del gioco d’azzardo, che costituisca un titolo premiante nella concessione di benefici e finanziamenti regionali. Purtroppo a distanza di oltre un anno l’emendamento è ancora inattuato”. “Se la Regione Campania nella conferenza unificata dovesse contraddire le sue stesse leggi e uniformarsi alla direttiva del Governo – concludono i 7 consiglieri del M5S – metteremo in campo una serie di iniziative in Consiglio regionale della Campania e sui territori per denunciare e smascherare chi è dalla parte di ‘Azzardopoli’”.

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