16 Aprile 2024

Non hanno dubbi gli assessori all’Ambiente dei Comuni a nord di Napoli, riunitisi a Casoria in queste ore, su iniziativa di Pietro D’Anna (delegato all’Igiene urbana e alle Politiche ambientali della giunta del sindaco Pasquale Fuccio), per elaborare una strategia comune in materia di prevenzione del fenomeno dei roghi, degli sversamenti e depositi abusivi di materiale inquinante:

“La priorità è il controllo del territorio. Servono pattuglie h24 delle forze di polizia locale scortate dall’Esercito”. Un impiego sinergico e coordinato, quindi, degli agenti dei diversi corpi della Municipale presenti sul territorio, in grado di dar vita ad una vera e propria “task force anti-roghi”, attiva per l’intera durata della giornata, e soprattutto di notte, nei tratti considerati maggiormente a rischio. Una scelta che comporta però sul piano tecnico due difficoltà: il reperimento delle risorse per la copertura dei turni notturni dei vigili e la presenza delle Forze Armate sul territorio.
Per far fronte a questo, gli assessori hanno già deciso di scrivere agli Enti sovracomunali (Città Metropolitana e Regione Campania) per i fondi da destinare alla “task force anti-roghi” e, contestualmente, alla Prefettura di Napoli per richiedere la presenza dell’Esercito.”
“Anche sul fronte dei rifiuti pericolosi si pone un problema di sostenibilità economica. I Comuni raccoglieranno quotidianamente i piccoli cumuli di rifiuti ordinari potenzialmente innesco di roghi nelle aree periferiche e dei confini dell’hinterland, così come richiesto dalla Prefettura, ma chiedono allo stesso tempo – scrivono in un verbale gli assessori all’Ambiente – di essere supportati economicamente dalla Regione o dagli altri Enti sovraordinati per il recupero di quei rifiuti pericolosi sversati sulle rampe o strade di competenza provinciale (oggi della Città metropolitana)”.

Gli assessori, che si sono dati appuntamento spontaneamente in seguito all’aggravarsi della situazione sui rispettivi territori, mostrando così senso di responsabilità e dovere nei confronti delle comunità amministrate, hanno dunque individuato un’agenda comune, che presenta azioni immediate ma anche strutturali. Tra queste rientra sicuramente la collaborazione tra Enti dello Stato per la rimozione dei rifiuti presenti sulle strade provinciali (in particolar modo sull’asse mediano in corrispondenza delle uscite presso la zona commerciale di Afragola e presso la Circumvallazione esterna in corrispondenza delle rampe d’ingresso ai Comuni di Casavatore e Casoria), ma anche l’ipotesi di accordo con la SMA Campania per la definizione di una intesa quadro per il
potenziamento e gestione del videomonitoraggio. “La mancanza di un meccanismo snello ed efficace per la visualizzazione dei reati – affermano – ne compromette, di fatto, la rilevazione ed impedisce ogni azione preventiva”. Di qui la scelta di ricercare una soluzione con SMA, società della Regione Campania attiva sul fronte del monitoraggio del territorio e del contrasto agli incendi.
Un impegno, quello degli amministratori a nord di Napoli, che non ha differenze di colore politico. Presso la sede di via Benedetto Croce ad Arpino martedì scorso erano presenti gli assessori e i rappresentanti di tutti e nove
i Comuni convocati da D’Anna: da Afragola (assessore Salvatore Iavarone) ad Arzano (rappresentata dal dirigente al ramo Aniello Scafuto), da Cardito (assessore Francesco Castaldo) a Caivano (assessore Antonio Baldi), da
Casalnuovo di Napoli (vicesindaco Nicoletta Romano, assessore Biagio Caliendo) a Casavatore (consigliere delegato dal Sindaco, Marco Capparone), da Frattamaggiore (assessore Giuseppina Lanzaro) a Volla (assessore Gianluca Pipolo) fino a Melito (sindaco Venanzio Carpentieri e l’assessore Stefano Rostan).

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