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Inclusione socio-professionale persone con disabilità visiva: presentato “Oltre i Sensi”, progetto di promozione e diffusione della conoscenza del Braille


In vista del 21 febbraio prossimo, Anniversario della Giornata Nazionale del Braille, l’annuncio delle iniziative di sensibilizzazione sulla condizione di cecità e ipovisione e sull’utilizzo del codice di lettura e scrittura tattile. Focus su nuove tecnologie, autonomia personale e inserimento lavorativo

Questa mattina presso l’Aula Consiliare di Palazzo Valentini è stato presentato il progetto Oltre i Sensi – Il Braille come strumento di inclusione e integrazione, nell’ambito delle iniziative di promozione e diffusione della conoscenza del sistema di lettura e scrittura tattile per persone con disabilità visiva inventato nel 1829 da Louis Braille.
L’iniziativa, portata avanti dalla Cooperativa Sociale Raggio di Luce in collaborazione con il Movimento Apostolico Ciechi (MAC) Regione Lazio e il Centro Braille San Giacomo, è promossa con il contributo della Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo scopo è quello di riaffermare l’importanza di questo strumento fondamentale per l’autonomia socio-professionale di ciechi e ipovedenti, che può essere integrato – ma non sostituito – dalle innovazioni tecnologiche a supporto delle persone non vedenti.
Presenti all’evento, Marco Olivieri, Presidente Associazione Generale Cooperative
Italiane – Lazio, Marco Agostini, Direttore della Cooperativa Sociale Raggio di Luce, Salvatore Bentivegna, Presidente Centro Braille San Giacomo e Agostino Falco, Dirigente Movimento Apostolico Ciechi.
Durante la conferenza sono stati anticipati i diversi focus del progetto, i cui esiti finali saranno comunicati durante il Convegno che si terrà nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto, il prossimo 21 febbraio, data stabilita dal Parlamento italiano con Legge 126/2007 per celebrare l’Anniversario della Giornata Nazionale del Braille.

Nell’ottica di delineare un quadro preciso del panorama di settore – effettiva accessibilità dello studio del Braille come mezzo di emancipazione personale e professionale, nuove opportunità offerte dalle strumentazioni tecnologiche Braille- based e sensibilizzazione delle aziende che assumono personale con disabilità – e di stimolare la riflessione a livello nazionale sulle azioni da intraprendere per perseguire la piena realizzazione dei diritti fondamentali delle persone non vedenti e ipovedenti, sono tre le principali direttive approfondite da Oltre i Sensi:

  • un’indagine scientifica – realizzata da esperti del settore e anche da ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza – sull’impatto dell’alfabetizzazione Braille e sugli orizzonti aperti dallo sviluppo di dispositivi che hanno integrato l’utilizzo del linguaggio di lettura e scrittura a rilievo, come ad esempio la tastiera Braille, gli screen reader, il lettore e-book in Braille, la stampante Braille, i tablet con display Braille, gli scanner e i sistemi OCR di riconoscimento ottico dei caratteri, i programmi o servizi di conversione di testi scritti e immagini quali il RoboBraille, fino ai prodotti più recenti, come il BlindPAD Tablet;
  • un docu-reality a carattere informativo e divulgativo sulla disabilità visiva e sulle effettive opportunità di realizzazione socio-professionale offerte dalla società: a tenere le fila del racconto i protagonisti che introducono lo spettatore alla loro quotidianità e alle soluzioni sperimentate per raggiungere il traguardo dell’inclusione;
  • un’esposizione a tema, dimostrativa ed esperienziale – cui sarà possibile accedere gratuitamente dopo il Convegno del 21 febbraio, allestita dalle ore 16 alle ore 19 nell’Aula Organi Collegiali del Palazzo del Rettorato dell’Università La Sapienza – ricca di stand i cui prodotti saranno illustrati da esperti di settore: prototipi e avanguardie della tecnologia, nuovi volumi, come la Costituzione, e tipologie di stampa esistenti, ma anche le strumentazioni più antiche che hanno reso possibile la diffusione del Braille.
    “I complimenti dell’AGCI Lazio alla cooperativa Raggio di Luce, che anche questa volta, con il progetto ‘Oltre i Sensi’ dimostra di essere un motore propulsivo della coesione sociale che – a momenti di riflessione, condivisione e confronto – fa seguire
    azioni concrete. Questo progetto e gli enti che lo hanno portato avanti rappresentano uno dei modi migliori per celebrare l’Anniversario della Giornata Nazionale del Braille. L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità non è solo un dovere etico di ogni comunità, ma soprattutto, come l’art. 3 della Costituzione ci insegna, un tassello fondamentale per costruire una società equa che non lasci indietro nessuno”,
    dichiara Marco Olivieri, Presidente Associazione Generale Cooperative Italiane – Lazio. “Il progetto ‘Oltre i sensi’ – sottolinea Marco Agostini, Direttore Cooperativa Sociale Raggio di Luce – è un viaggio alla scoperta di una dimensione profonda e per molti versi ancora inesplorata, costellata di sfide da trasformare in opportunità: promuovere la conoscenza del linguaggio Braille in un contesto come quello attuale, caratterizzato dalla disponibilità di strumenti tecnologici a supporto di persone con disabilità visiva, significa riconoscere e riaffermare la sua importanza come straordinario strumento di autosufficienza e inclusione, mezzo irrinunciabile per il superamento delle barriere sociali, sanitarie, culturali e professionali che possono ostacolare la piena realizzazione delle persone cieche e ipovedenti. Il tutto, in linea
    con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’indagine sull’alfabetizzazione del Braille e sul suo impatto in termini di innalzamento della qualità di vita ha una marcia in più: il focus inedito sull’aspetto relativo all’inserimento professionale di persone con disabilità visiva. Lo scopo – prosegue Agostini – è far sì che l’assunzione delle cosiddette ‘quote di riserva’ non sia una mera esecuzione degli obblighi di legge, ma una risposta al bisogno di coesione sociale effettivamente basata sulle capacità dei singoli”.
    “Abbiamo aderito con grande entusiasmo e convinzione al progetto Oltre i Sensi”, dichiara Salvatore Bentivegna, Presidente Centro Braille San Giacomo. “Lo scopo è affermare l’importanza del sistema di lettura e scrittura tattile come mezzo per l’emancipazione dei non vedenti che, con una buona scolarizzazione, possono aspirare a orizzonti professionali e di inclusione sociale soddisfacenti. Le leggi speciali per il collocamento al lavoro delle persone con disabilità visiva, che riservano loro posti
    come centralinisti telefonici, fisioterapisti o insegnanti, ad oggi non sono più una garanzia di lavoro. Se in passato la stragrande maggioranza, circa 20.000 persone, erano impiegate come centraliniste, oggi la rapida e progressiva automatizzazione delle postazioni di lavoro ha vanificato quasi del tutto questo sbocco professionale. E’ fondamentale quindi – continua Bentivegna – ricordare come un non vedente, al di là delle leggi e se adeguatamente preparato, possa svolgere tante altre professioni, come ad esempio l’avvocatura e altre occupazioni, sia da libero professionista che da impiegato, o, perchè no, particolari lavori che richiedono una buona manualità. Il Centro Braille San Giacomo, nato e voluto dal Movimento Apostolico Ciechi come stamperia di testi religiosi in scrittura braille – che, tra l’altro, hanno favorito l’inclusione attiva dei non vedenti come lettori o partecipanti al coro nelle
    Celebrazioni Eucaristiche – ha dovuto rispondere immediatamente all’esigenza di fornire i testi scolastici agli studenti con disabilità della vista, inseriti nella scuola di tutti”.
    Secondo Agostino Falco, Dirigente Movimento Apostolico Ciechi: “Il Braille è
    potenza, poiché permette di descrivere fatti, cose o persone. Il Braille è simbolismo dove l’intreccio di più punti in uno spazio ridotto consente di raccontare storie e stati d’animo. In una sola parola, il Braille è comunicazione”. Nella giornata conclusiva del 21 febbraio, il Convegno terminerà con la consegna del Premio “Antonio Muñoz”, per studenti con disabilità visiva, alle due vincitrici dell’edizione 2022.
    Ciechi e ipovedenti, qualche cifra: Stando alle recenti stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono 253 milioni le persone con disabilità visiva, 36 milioni delle quali completamente cieche: un totale, questo, che nel 2050 potrebbe
    arrivare a 115 milioni, per effetto dell’invecchiamento della popolazione. In Italia – in base ai dati Inps sulle prestazioni assistenziali e pensionistiche – si stimano 108.856 ciechi invalidi (totali e parziali).
    Chi è Raggio di Luce: Raggio di Luce è una cooperativa sociale di tipo B specializzata nell’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio sociale. Tramite una progettazione sostenibile e partnership strategiche con aziende private e pubbliche amministrazioni, agisce in settori anche molto diversificati su tutto il territorio nazionale. Coniugando il fine associativo tipico dell’impresa sociale con le esigenze delle sue Aziende-Clienti, Raggio di Luce assicura parametri qualitativi alti e costanti nel tempo senza perdere di vista lo scopo sociale della sua mission: offrire servizi qualitativamente competitivi e sviluppare occupazione nel territorio, coniugando i parametri di produzione con l’etica imprescindibile del rispetto e della valorizzazione della persona, al centro di ogni azione. Da sempre sensibile alla dimensione della disabilità visiva, Raggio di Luce ha già collaborato con il MAC per rendere accessibile la basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma anche alle persone non vedenti per mezzo delle tavole tattili sviluppate in tecnica Minolta, un disegno a rilievo su carta a microcapsule termosensibili, che consente di “toccare” l’architettura di un monumento durante le visite guidate, permettendo di approfondire forma e struttura unitamente alla descrizione verbale
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