LE SCULTURE ANDROGINE DI RABARAMA IN MOSTRA A POSITANO
5 min readI celebri corpi androgeni tatuati dell’artista Rabarama, sono in mostra a Positano nella galleria d’arte contemporanea Italian Fine Art Gallery fino al 15 maggio. Otto sculture: due edizioni limitate in bronzo e sei pezzi unici in bronzo dipinto a mano, dalla bellezza ipnotica e struggente, che ripercorrono le tappe fondamentali dell’esperienza di Paola Epifani, in arte Rabarama, dal 1997 al 2015.
La scultrice rende onore all’arte italiana nel mondo, con riconoscimenti internazionali e acquisizioni da parte di musei in Cina, Europa e Stati Uniti. Le sue opere, sono affiancate a quelle di altri noti artisti italiani in esposizione permanente, tra cui Alba Gonzales e Franco Azzinari.
Positano si è ormai affermata da anni anche come polo internazionale dell’arte. La bellezza dei suoi vichi torti accoglie le opere di artisti italiani e stranieri, che richiamano noti collezionisti. Dipinti, sculture, installazioni: la gallerista Maria Mucciolo, da oltre 20 anni cura eventi internazionali e nel 2015 ha aperto la sua Italian Fine Art Gallery, luogo di progettazione e confronto.
L’incontro tra la gallersita e Rabarama ha dato vita a una mostra simbolica e ricca di significato. Il reticolo di geometrie e le icone con cui l’artista romana arricchisce le sue figure, rimanda alla filosofia, alla varietà di modi in cui si manifesta l’io, in un dialogo costante che l’uomo non cessa mai di avere con se stesso e con il suo universo spirituale.
Rabarama, pseudonimo che deriva dal sanscrito Raba, che significa ‘segno, tatuaggio’, e Rama che vuol dire ‘divinita’’, è Paola Epifani, nata nel 1969 a Roma.
Figlia d’arte, fin da piccola mostra un talento naturale per la scultura e inizia la sua formazione presso la Scuola d’Arte di Treviso per poi iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Giovanissima, nel 1990 il Governo Messicano la sceglie come rappresentante italiana al concorso internazionale di Toluca e lei realizza una grande scultura, poi permanente presso il Museo di Arte Moderna.
Si laurea nel 1991 e subito inizia a partecipare a un gran numero di concorsi di scultura nazionali ed internazionali, ottenendo il plauso del pubblico e della critica.
Rabarama crea sculture e dipinti con uomini, donne o creature ibride, spesso passando anche per l’eccentrico. La pelle dei soggetti creati dall’artista è sempre decorata con simboli, lettere, geroglifici. La “membrana”, il “mantello” che sembra avvolgere queste figure muta costantemente, arricchendosi sempre di nuovi segni, simboli e metafore.
L’alfabeto indica il limite interno presente nel linguaggio ed il nostro essere entità singolari-plurali (secondo la concezione del filosofo Jean-Luc Nancy): geroglifici, puzzle e nidi d’ape sono la visualizzazione del genoma, le infinite combinazioni e varietà possibili insite nell’umanità, visualizzate nei labirinti mentali in cui è materializzata la multiforme complessità dell’Io.
Grazie al suo talento poliedrico, Rabarama sperimenta e realizza, nel corso del tempo le opere in terracotta, i classici e conosciuti bronzi dipinti, gli affascinanti pezzi unici in marmo, vetro e pietre rare, le inclusioni in resina, i monotipi in resina siliconica, i preziosi gioielli d’artista oltre a splendidi dipinti e serigrafie.
Spesso le mostre delle opere di Rabarama sono presentate in collaborazione con altri artisti contemporaneidel calibro di Jeff Koons o diventano parte di performance di pittura del corpo, danza e acrobazie e sono arricchiti da proiezioni video e audio.
Il lavoro considerato suggestivo ed emozionante, descrive tutti i dolori e le gioie dell’essere umano, dalla schiavitù alla libertà al codice genetico dei sogni.
“L’arte di Rabarama è spesso molto aggressiva, non solo per lo spettatore, ma anche per il creatore”, ha dettoGeorge S. Bolge, direttore esecutivo del Museum of Art di Boca Raton di Miami, riguardo le opere dell’artista.
Dal 2001 la ricerca di Rabarama si focalizza sulla realizzazione di una serie di sculture monumentali, di notevole impatto visivo, la prima eseguita per il Museo d’Arte Contemporanea di Boca Raton in Florida, e a seguire numerose altre installate in sede di istituzioni e musei quali: Palazzo Bricherasio di Torino, Museo Dolores Olmedo Patio a Città del Messico (Messico), Museo Fleury a Lodve (Francia), Open 2002, Lido di Venezia (Venezia), il Museo d’Arte della Biennale di Pechino (Cina 2003), Musei di San Salvatore in Lauro, Roma, lo Sculpture Space di Shanghai e il Copelouzos Museum di Atene, senza dimenticare le tre opere monumentali acquistate dal Comune di Reggio Calabria ed esposte presso il lungomare Falcomatà.
Nel 2011 Rabarama è presente alla 54° Biennale di Venezia con l’opera monumentale Abbandono, realizzata interamente in marmo di Carrara.
Dal 2014 è madrina ed ispiratrice dello Skin Art Festival di Merano, collaborando con Kryolan.
L’opera inedita Leud vincitrice di un importante concorso pubblico nazionale promosso dal Comune diVallo della Lucania (Salerno) è ispirata ai temi della fratellanza e al senso di comunità, ed è l’opera in marmo più grande realizzata finora da Rabarama.
Da settembre 2015 è collocata a Vallo della Lucania, in piazza Vittorio Emanuele, pronta ad accogliere i turisti e gli amanti dell’arte.
Di lungo corso l’intesa artistica e la collaborazione con il Cirque du Soleil.
Attualmente Rabarama vive e lavora a Padova, collaborando a livello internazionale con gallerie d’arte in Francia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Turchia, Svizzera e Stati Uniti.