M5S: “I comizi di De Luca all’Expo vogliono cancellare e esorcizzare la realtà. La Campania è all’anno zero per tutela della salute, bonifiche e abusivismo edilizio”.

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“Ad ascoltare il comizio del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca all’Expo di Milano sembra che i problemi drammatici della Campania siano stati risolti con un colpo di magia – attacca il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle – purtroppo De Luca sembra eternamente in campagna elettorale”.

“Dei 450 milioni promessi in tre anni dal governo Renzi nella legge stabilità, sembra che nelle casse della Regione finirà entro fine anno una prima quota da 150 milioni destinata a non chiare pratiche di bonifiche delle discariche, smaltimento delle eco–balle, e addirittura anche per i suoli di Bagnoli. Cifre irrisorie insomma  – continuano – di cui neppure si conoscono i meccanismi di spesa”. “Per evitare probabili vulnerabilità connesse alle procedure commissariali come lo spacchettamento degli appalti – sottolineano i rappresentanti del M5S – facciamo un ulteriore appello e invito all’Anac, l’agenzia nazionale anticorruzione affinché vigili con la massima attenzione sull’assegnazione delle commesse”.
“Sul 97 per cento del territorio campano descritto come ‘sano e incontaminato’ – proseguono i 5 Stelle – De Luca ricalca ciò che il governo Renzi ha fatto con l’approvazione del decreto Terra dei Fuochi quando, prima dichiarava che in Campania era tutto a posto e poi stanziava decine di milioni di euro per screening sanitari dei quali al momento non si conosce con precisione ne’ l’esito, ne’ come e dove sono andati i fondi”.
“Altro passaggio buono solo per la campagna elettorale è quello riguardante il contrasto all’abusivismo edilizio – concludono in consiglieri M5S – in merito al quale De Luca, nonostante la sua esperienza amministrativa di lungo corso, riduce tutto a un problema di camorra, dimenticando che la causa principale dell’abusivismo sono le maglie larghe delle amministrazioni comunali e l’assenza di controlli sul territorio, senza contare lo scarso impegno del Pd nella scorsa legislatura regionale nella lotta alle sanatoria, probabilmente dettate dalla necessità di coprire i guasti e le sviste di propri amministratori”.

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