Napoli; rilanciare urbanistica con accordi pubblico-privato
2 min readGianpiero Falco, presidente Confapi Napoli ha affermato che l’associazione è pronta ad affiancare Enti locali su progetti di sviluppo; il project financing può essere la risposta alle ambizioni di crescita di Napoli. Una città di straordinarie potenzialità ma con una finanza pubblica insufficiente a sostenere i piani di riqualificazione di cui ha bisogno.
Falco ha poi continuato: “I soldi (pochi) della collettività non possono più foraggiare opere pubbliche che non funzionano, opere fredde. Napoli ha sperimentato tempo addietro questa falsa dottrina urbanistica – aggiunge –. Oggi con la rigenerazione di Bagnoli e dell’area flegrea c’è l’occasione irripetibile di lanciare un Piano Marshall di opere pubblico-privato che siano finalmente funzionali alla vita della città e dei suoi abitanti e che, soprattutto, generino ricchezza e occupazione, e non siano solo zavorra contabile per l’Amministrazione comunale”. [su_pullquote]”Nei giorni scorsi, una delegazione di Confapi Napoli ha incontrato il sindaco Luigi de Magistris e, successivamente, l’assessore comunale Enrico Panini. A loro abbiamo spiegato – conclude Falco – che vorremmo dare il nostro contributo per la città. Ci sono le idee e ci sono gli strumenti per realizzarli, se le Istituzioni credono in questa visione”.[/su_pullquote]
“Confapi Napoli si propone come advisor per gli Enti locali che intendono puntare sul project financing e sugli altri strumenti di partenariato pubblico-privato offerti dalla normativa come il contratto di disponibilità, il baratto amministrativo, la locazione finanziaria di opere pubbliche o di opere di pubblica utilità. Confapi Napoli ha l’esperienza, il know how e le capacità per coordinare e assistere queste progettualità – prosegue il presidente Confapi –. Il modello a cui guardiamo è quello di Pomigliano d’Arco dove la convergenza degli obiettivi della parte pubblica e di quella privata sta dando vita, pur se tra non poche difficoltà, a un piano di investimenti su 60mila metri quadrati antistanti gli stabilimenti Fiat dove troveranno spazio un centro commerciale, un incubatore d’imprese, parcheggi e il nuovo comando gruppo dei carabinieri oggi di stanza a Castello di Cisterna”.