Pensioni; rallentare l’innalzamento a 67 anni

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Cesare Damiano: “Un polverone preventivo contro un intervento di buon senso”
 “Nessuno ha mai chiesto di cancellare del tutto il meccanismo.”

 

Io e il collega Sacconi abbiamo solo chiesto di studiarne uno nuovo che rallenti l’aumento dell’età della pensione. Già oggi, in questo campo, l’Italia ha il record mondiale. Non esageriamo”.  Lo afferma in un intervista al Corriere della Sera il presidente della commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano (Pd), che ha poi continuato: “si sta sollevando un polverone preventivo per sbarrare la strada a un intervento di semplice buon senso”.

Damiano ha poi ricordato che quello della Ragioneria dello Stato sembra un intervento a gambina tesa, un altro tentativo per fermare il dibattito sulla revisione di un meccanismo che non è più giustificato. In Presidente dalla Commissione Lavoro ha affermo che è sempre meglio del precedente intervento, quello era a gambona tesa: il presidente dell’Istat, Tito Boeri, aveva detto che cancellare l’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita costerebbe 141 miliardi di euro. Peccato che siano numeri campati in aria.
L’esponente PD ha poi continuato dicendo che il tono apocalittico della Ragioneria dello Stato è contraddetto da un altro passaggio dello stesso documento: in ogni caso l’età della pensione salirà a 67 a partire dal 2021. E questo per una clausola di salvaguardia richiesta dalla commissione europea e dalla Banca centrale europea. Rallenteremmo di due anni. A me andrebbe benissimo.

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