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Porto di Napoli, Marciano: Flop per responsabilità precedente amministrazione regionale

“Le parole del commissario Basile confermano le vere porto di napoliresponsabilità sui ritardi al Porto di Napoli e, in particolare, sul Grande Progetto, il cui fallimento, nonostante i pomposi annunci e la consolidata prassi dello scaricabarile, ricade sulla precedente amministrazione regionale, che lo ha seguito in maniera sconsiderata e muovendosi in ritardo sin dal principio.”

 

“Un’inerzia che ha bloccato la realizzazione delle opere previste e necessarie per rendere competitivo lo scalo partenopeo e ne ha segnato la progressiva perdita di competitività”.
Così Antonio Marciano, consigliere regionale del Partito Democratico e Questore alle Finanze dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, dopo le dichiarazioni dell’ammiraglio Antonio Basile, commissario straordinario del Porto di Napoli.
“Inserito nel Por 2007/2013, il Grande Progetto è stato in realtà presentato alla Commissione Europea nel 2011, bocciato nel 2012 e poi rimodulato a dicembre 2013, mentre i primi bandi sono stati pubblicati esattamente un anno fa. Ecco perché sarà impossibile realizzarlo nei tempi previsti da Bruxelles e perché il nuovo Governo regionale dovrà riprogrammare i fondi comunitari per evitare il disimpegno delle risorse. Una soluzione, quest’ultima, che rappresenta un rimedio finanziario per evitare di perdere i fondi messi a disposizione, ma che impone, di fatto, a rinunciare a 150 milioni di euro della prossima programmazione che avrebbero potuto essere utilizzati per altri interventi”, spiega il consigliere.
“Ora, però, a distanza di quasi 1000 giorni dal primo commissariamento e con la novità del processo di riforma delle Autorità Portuali che nel frattempo è subentrato, è arrivato il momento per Governo Nazionale, Governo Regionale e altri Enti coinvolti di definire una governance autorevole e competente per il Porto di Napoli, che possa proseguire il lavoro fin qui iniziato e disegnare un futuro per lo scalo insieme alla Regione Campania, rilanciando finalmente il principale motore dell’economia del nostro territorio”, conclude Marciano.

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