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Napoli; protesta gestori sale gioco

Verdi. Ascoltare le richieste ma per combattere ludopatia bisogna essere irremovibili con sale bingo e sale slot. Cambiamenti solo per le scommesse sportive

“Comprendiamo le proteste dei gestori delle sale gioco e siamo consapevoli che l’ordinanza che regola gli orari di apertura e chiusura, approvata dal Consiglio comunale di Napoli lo scorso anno ed entrata in vigore in questi giorni, possa essere migliorata, ma siamo fermi nel chiedere massima trasparenza e una drastica riduzione degli orari e degli accessi per evitare che sempre più persone si rovinino la vita”.

Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli, e i consiglieri comunali di Napoli, Stefano Buono e Marco Gaudini, per i quali “nell’affrontare la questione bisogna tener presente del doppio costo sociale legato al gioco d’azzardo visto che chi cade nel vizio del gioco, ammalandosi di ludopatia, crea un problema sociale, perché spende tutti o gran parte dei soldi per giocare, ma anche una spesa per le cure necessarie a guarire che ricadrà poi sulla collettività”.

“E’ chiaro che bisogna fare delle differenze ed essere molto più restrittivi con le sale slot e le sale bingo, mentre bisogna essere meno duri con le sale dove si può scommettere sugli eventi sportivi anche per evitare ingiuste differenziazioni con i corner di bar e tabaccherie” hanno concluso Borrelli, Buono e Gaudini per i quali “serve la massima attenzione sulle sale gioco anche perché spesso sono gestite dalla camorra e sono usate come “lavanderie” per riciclare i soldi accumulati con attività illecite”.

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