19 Aprile 2024

[su_box title=”A cura di Nicola Rivieccio” box_color=”#007dcc” radius=”5″]Per il rilancio di Bagnoli, a Napoli, “occorrono iniziative soft e hard”. E’ quanto ha affermato Ambrogio Prezioso, presidente dell’Unione degli Industriali di Napoli, in occasione del convegno “Le Vie dello sviluppo”, organizzato a Cittá della Scienza, nel quadro delle iniziative promosse per il centenario dell’associazione di categoria partenopea.[/su_box]

Prezioso ha parlato di “iniziative choc per la creazione di infrastrutture, reti energetiche e logistiche”. “Proveremo a trovare l’anello di congiunzione tra questi due tipi di iniziative – ha affermato – e a fare una pianificazione strategica proprio a Bagnoli, dopo Naplest e Pompei, dopo una verifica dello stato dell’arte infrastrutturale”. “Operare nei Sin, i Siti di interesse nazionale – ha sottolineato – é sempre complicato”.  “Abbiamo avviato i festeggiamenti per il centenario con la prima tappa nella nuova sede dell’Università di Napoli Federico II, a San Giovanni a Teduccio, zona orientale della città che è un altro Sin – ha concluso – Oggi siamo a Bagnoli, per parlare di infrastrutture”. “Lancerei un appello al silenzio e mi dedicherei al lavoro delle macchine. Sarebbe un importante

contributo di civis mo”. Ha rincalzato Domenico Arcuri, Ad di Invitalia, parlando di Bagnoli, in occasione dell’appuntamento di Città della Scienza.   “A Bagnoli da 24 anni la città aspetta che questo pezzo del territorio venga restituito alla cittadinanza – ha affermato – per produrre Pil e occupazione”. “Sarebbe bene smettere di parlare – ha sottolineato – e lasciar parlare i mezzi che stanno lavorando per capire quanto è inquinata l’area”.

“Stiamo completando la caratterizzazione dei suoli, attività preliminare alle bonifiche – ha concluso – servono a comprendere l’entità dell’inquinamento è per dare un fondamento scientifico alle attività di bonifica”. La cabina di regia per Bagnoli “sarà convocata non appena saranno ultimate le caratterizzazioni”. Ha annunciato Claudio De Vincenti, ministro per il Mezzogiorno, parlando di Bagnoli,  lasciando capire che si tratta di una questione di poche settimane.

“Le caratterizzazioni sono in corso e sono il passo necessario per avviare l’azione di bonifica integrale di tutta l’area – ha affermato -. Abbiamo già iniziato anche altre attività, stiamo rimuovendo l’amianto, abbiamo sistemato l’Arenile Nord, stiamo facendo un’azione di messa in sicurezza della colmata, in vista della sua rimozione”. “Le caratterizzazioni – ha concluso – hanno un ruolo fondamentale per poi aprire alla bonifica di tutta l’area”. “Il futuro della città non può essere deciso senza la città” ha specificato in proposito Raffaele Del Giudice,  intervenendo. Per il vice sindaco, “il Comune è disposto a mettere insieme la rete delle reti”. Del Giudice ha, però, osservato che quella di Bagnoli “è solo una delle parti della nostra città, abbiamo anche Napoli est e Scampia”.

Del Giudice, inoltre, ha evidenziato gli aspetti positivi del Patto per Napoli che “il Comune ovviamente segue con grande interesse”. “Al Sud ci sono esempi di eccellenza produttiva, imprese che stanno sui mercati internazionali, che hanno capacità di crescita, di innovazione, competenze lavorative importanti”. Ha detto, inoltre,  De Vincenti.   “Conosciamo le difficoltà del Mezzogiorno, sappiamo le sofferenze sociali – ha affermato – è fondamentale riaprire la strada dello sviluppo, attraverso investimenti privati e pubblici, che svolgono un ruolo fondamentale”.

“Il masterplan – ha concluso – è il contesto che crea queste condizioni”. “Il calo demografico è uno dei grandi problemi del Sud. Però quelle proiezioni dell’Istat sono a situazione data. Ricordo che da due anni a questa parte il Sud ha ripreso a crescere e più del Centro-Nord, anche se in misura ancora insufficiente”. Ha detto De Vincenti,  commentando i dati Istat sull’allarme spopolamento in cinquant’anni al Sud.

“Questo testimonia le potenzialità che ha il Mezzogiorno – ha affermato – Noi dobbiamo valorizzare queste potenzialità, per fare in modo che sia le prospettive economiche sia quelle sociali del Sud cambino rispetto a quelle previsioni”. “Noi – ha concluso – vogliamo invertire queste tendenze”.

“I nostri giovani devono ottenere risultati nella nostra regione”. Ha detto l’assessore regionale Amedeo Lepore intervenendo al convegno. “Abbiamo una capacità dei nostri giovani – ha proseguito Lepore davvero unica”.

“Sullo stato di programmazione 2014-2020, abbiamo attivato interventi per oltre il 26% delle risorse strutturali che sono in cofinanziamento nazionale”. Ha ricordato De Vincenti,  “Su alcuni siamo oltre il 30% su altri al 40% – ha affermato – Ora occorre scaricare a terra tutto il potenziale in atto”. “Nel Def c’è la conferma di tutte le risorse per il Sud, poi l’elaborazione di una strategia possibile su zone economiche speciali”.

“Ci sono due proposte delle Regioni Campania e Calabria e ci stiamo lavorando – ha affermato – c’è da fare il passaggio con la Commissione europea, per verificare che le norme che andiamo a varare non siano aiuti di Stato”. “Ci sono procedure semplificatorie – ha concluso – perché sono uno degli aspetti che frenano gli investimenti nel Paese”. “La Commissione europea ci aveva concesso una Clausola di flessibilità per 4miliardi e 180milioni nei programmi di investimenti”. Lo ha detto il ministro per il Mezzogiorno.   “Li abbiamo realizzati – ha affermato – ma c’è stata una flessione da parte degli Enti locali. Questa non è una critica, ma una cosa sulla quale occorre lavorare”. “Dobbiamo migliorare la capacità di spesa delle Pubblica amministrazione – ha concluso a e in questo i Patti del Sud stanno lavorando”. “Bisogna mettere in moto il protagonismo delle persone del Sud”, ha evidenziato il ministro, ricordando l’anniversario della morte di Antonio Gramsci e gli scritti  per la  lezione che ci ha lasciato sul Mezzogiorno.

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