S’inaugura “Striature” domenica 30 ottobre nella sala interna del noto bistrot sito nel cuore del centro storico di Napoli (Via S. Giovanni Maggiore Pignatelli, 35): l’esposizione pittorica di Emanuela Auricchio rimarrà accessibile liberamente fino al 30 novembre.
Formatasi tra Napoli e Granada, la giovane pittrice partenopea ha fatto del centro storico di Napoli il luogo ideale da cui trarre le sue ispirazioni: le opere riflettono un retroscena marcatamente emotivo che, se da un lato la spinge a penetrare la sofferenza, dall’altro, non le fa perdere la capacità di raccontarla senza giudizio, senza timore e lasciando l’osservatore libero da condizionamento alcuno. Altro elemento essenziale della sua produzione è la materia; per questo la mostra non avrebbe potuto avere titolo diverso: “Striature” come i segni che il pennello lascia sulla tela o come le venature profonde che Emanuela esplora e trasferisce nel suo lavoro.
Per l’occasione, dalle ore 18.30 in poi, a Salumeria Upnea torna il “Caperitivo”, che ritroverà la cadenza periodica a cui eravamo abituati prima della pandemia: una formula di aperitivo a buffet durante la quale il cibo (come polpettine, focacce, etc.) viene offerto, mentre il cliente paga solo ciò che consuma da bere; resta la possibilità di sedersi al tavolo e ordinare per cena come di consueto. Contestualmente il tutto sarà accompagnato dal dj-set di Paolo Meo.
Ricordiamo che oltre a un menù in cui si spazia da panini artigianali a piatti della tradizione – realizzati con prodotti di altissima qualità –, l’atmosfera è un altro dei motivi che fa di Salumeria Upnea tappa obbligata per turisti, napoletani e non solo: riferimenti alla tradizione, elementi della cultura pop partenopea ed esposizioni fotografiche permanenti dialogano in armonia con lo stile industrial che caratterizza la struttura.
A seguito della pandemia da Covid-19, poi, si è fatto di necessità virtù: il vicolo antistante al bistrot è stato ampiamente riqualificato; da luogo abbandonato qual era, ora – dopo un lungo lavoro di ristrutturazione – è diventato una romantica location dove poter pranzare, cenare o semplicemente consumare un aperitivo e, al contempo, ammirare i coloratissimi murales di Michele Wuk (un Cristo con la mascherina che vigila sul distanziamento sociale; l’ultima cena e la copertina dell’album “Terra mia” di Pino Daniele).
«Il progetto di Salumeria – racconta lo chef e socio fondatore, Luigi Crispino – nasce da un’enorme passione che ci ha portati dalla chimica alla cucina, spingendoci a ricercare il sapore dei singoli prodotti nel loro momento di apice. Un lavoro più approfondito sul giusto pezzo di carne, una selezione attenta della verdura e una scelta accurata del vino in accompagnamento ci permettono di esplorare nuovi piaceri del gusto e di evitare gli sprechi.»
“Così si fa!” recita il claim di Salumeria Upnea, ristorante/bistrot in cui l’attenzione al cibo di qualità, cucinato rispettando o rivisitando la tradizione, s’incontra con la passione per le arti.
Giorni e orari di apertura: dal lunedì alla domenica dalle ore 12,15 alle 16,15 e dalle 19 alle 23,45 (chiusi di mercoledì).
Contatti: 08119364649
BIOGRAFIA
Emanuela Auricchio, classe 1998, dedica a Napoli le sue ispirazioni.
Nel 2021 si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli e contemporaneamente lavora presso la bottega di Francesca Strino. Ad oggi, studia didattica dell’arte e mediazione culturale.
Nel 2019 si reca a Granada dove ha l’occasione di studiare presso l’Academia de Bellas Artes, esperienza che si rivela fondamentale nel suo percorso, portando nei suoi dipinti una carica espressiva sempre maggiore, conferitale da pennellate sempre più materiche.
Prosegue poi gli studi presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, percorso interrotto per tornare alla sua terra d’origine: è lì, infatti, che si dedica al live painting. Sceglie il centro storico di Napoli come luogo di espressione e coinvolge il pubblico nelle sue opere.
La sua ricerca artistica si fonda sulla modulazione della materia intesa come strumento di espressione e su una linea figurativa che funge da guida per l’occhio dell’osservatore, accompagnandolo attraverso l’emotività del colore.
Questa poetica stilistica trova riscontro in figure femminili in cui una tavolozza dichiaratamente espressionista si accosta ad applicazioni di oro foglia, un suo elemento ricorrente.