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Sanità, Daniele e Amato (PD): “Asl Napoli 1, il presidio sanitario d Barra centro di eccellenza da salvare”

 Questa mattina i consiglieri PD Gianluca Daniele ed Enza Amato con una folta delegazione di cittadini, hanno visitato il presidio sanitario intermedio di Barra (ASL Na 1), scoprendo un’immensa risorsa nel pieno della periferia di Napoli, ben collegata al resto della città grazie alla vicina circumvesuviana e, soprattutto, centro di eccellenza per il personale medico e non presente all’interno.

Ai consiglieri sono state rese note tutte le difficoltà che, quotidianamente, vivono cittadini e lavoratori dell’Asl Napoli 1 a causa del costante e continuo svuotamento della struttura che ha visto portare via personale del centro unico prenotazioni (cup) e numerosi medici a favore dell’Ospedale del Mare. Il nuovo nosocomio, una volta a regime, sarà sicuramente una risorsa importante del territorio campano, ma non deve diventarlo a discapito dei tanti presidi sanitari diffusi sul territorio e, in modo particolare, di quelli che costituiscono un’eccellenza come, appunto, il presidio di Barra.

“Sono convinto che la sanità campana – ha affermato il consigliere Daniele – debba avere un’immediata e decisa inversione di rotta rispetto ai disastri generati dall’amministrazione Caldoro che, in nome del piano di rientro, l’ha letteralmente affossata, producendo una reazione a catena che, inevitabilmente, finisce con l’abbattersi sui cittadini. È assurdo che una struttura come quella di Barra venga sottratta alla città e ai suoi abitanti o, peggio, che la si renda inagibile privandola dei necessari interventi straordinari e dirottando le apparecchiature necessarie e regolarmente richieste su altri centri sanitari della città. Posso dire con certezza che l’Als Napoli 1 vive grazie alla professionalità dei medici e di tutto il personale presente che si fa in quattro per supplire alle carenze generate da un sistema sanitario malato e –conclude Daniele – è un nostro dovere fare tutto il possibile perché certe situazioni vengano risolte quanto prima e tutti i presidi sanitari intermedi che costituiscono un risparmio per la sanità campana e non una spesa, vengano valorizzati e resi operativi al meglio”.

 

Sulla stessa posizione il consigliere Enza Amato che dichiara: “Presso questo centro c’è il più alto numero di utenti per le patologie epatiche, che, una volta diagnosticata la malattia, devono recarsi altrove per le cure necessarie. Durante la giunta Caldoro, infatti, l’Asl Napoli 1 fu esclusa dai centri prescrittori del farmaco per il trattamento dell’epatite, non solo, il Fibroscan, apparecchio necessario per la diagnosi delle patologie del fegato, manca nella struttura, costringendo i cittadini a ricorrere a strutture a pagamento quando, invece, dovrebbe e potrebbe essere messo a disposizione dell’utenza attraverso il semplice pagamento del ticket.

Questa struttura – continua la Amato – con la sua piscina e le sue palestre per la riabilitazione dei trattati per traumi da incidente, rappresenta un servizio necessario per tanti cittadini che non hanno la possibilità economica per farsi curare in strutture private e che, con la soppressione di questo presidio, non avrebbero alternative.

Segnalo, inoltre, la presenza di un cantiere aperto da circa 12 anni che dovrebbe essere destinato a reparto di nefrologia e che costituisce, attualmente, un percorso ad ostacoli per i pazienti che devono recarsi in altri reparti. Si parla di una struttura – conclude il consigliere Amato – il cui immobile è di proprietà dell’asl e la cui valorizzazione, quindi, rientrerebbe in un discorso di contenimento dei costi che pure dobbiamo tener sempre ben presente”.

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