In Campania si tagliano reparti e si fa a meno di personale per via del piano di rientro. E’ questa la cantilena che usa Caldoro per giustificare il fallimento della sanità regionale.
Invece, quando si tratta di trasformare strutture complesse in Dipartimenti non c’è piano di rientro che tenga.
Come è accaduto per il Dipartimento della Professioni sanitarie e sociali dell’Asl Na2, nato come struttura semplice e poi trasformato in struttura complessa nel 2008, fino a diventare Dipartimento nel 2010. Con un aggravio di spese e di costi per l’azienda sanitaria a nord di Napoli.
Sul caso c’è stato un esposto alla Corte dei Conti, di cui si attende la decisione, frattanto però alcune sigle sindacali hanno presentato diffide ed esposti sulla gestione del personale all’interno del Dipartimento.
Sono stati denunciati trasferimenti ad personam e un clima di “sudditanza psicologica” in cui verserebbero i dipendenti.
Ho chiesto al Ministro della Salute di accertare il rispetto del piano di rientro da parte dell’Asl Na2, perché il risparmio obbligato in sanità non deve penalizzare i livelli essenziali di assistenza, come sta accadendo, ma concentrarsi sugli sprechi che la politica continua a legittimare a danno della salute dei cittadini.