Spacciatore, una sceneggiata 9

Spacciatore, una sceneggiata – È attiva la promozione natalizia: se acquisti un biglietto, il secondo è in omaggio. a cura di Alessandra del Giudice.
Da vedere al Trianon fino al 18 dicembre con la promozione: due biglietti al costo di uno. Spacciatore, con la drammaturgia di Andrej Longo, la regia di Pierpaolo Sepe e le musiche e canzoni di Francesco Forni, è una sceneggiata che valica gli stereotipi artistici e culturali per proporre un teatro aperto a tutti e che a tutti vuole parlare delle atroci morti dei giovani della malavita. Un lavoro che per intensità di testi, musiche e recitazione e di profondità dei contenuti merita la diffusione e il successo dei più grandi musical.
In scena: Vincenzo Antonucci (Mercuzio), Ivan Castiglione (il poliziotto), Riccardo Ciccarelli (lo spacciatore), Giulia D’Aloia (la ragazza dello spacciatore), Roberto Del Gaudio (il padre di Spacciatore), Daniela Ioia (la sposa), Stefano Miglio (Dragon Ball).


Musiche e canzoni Francesco Forni, scene Francesco Ghisu, luci Luigi Biondi, costumi Gianluca Falaschi, aiuto regia Valia La Rocca assistente scene Christina Psoni assistente costumi Anna Missaglia foto di scena Guido Mencari. Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
Spacciatore, chiamato proprio così e senza nome, perché certe strade segnano inesorabilmente l’animo e il destino di chi le intraprende, è un ragazzo che non rientra nel modello di figlio di una famiglia “malamente”: viene infatti da una famiglia onesta, ma licenziato il padre e senza madre, con tutta la sventatezza della gioventù sceglie il guadagno facile e pericoloso. L’amore lo metterà di fronte alle sue responsabilità, perché nessuna scelta è senza conseguenze.
I personaggi sono veri, fatti di carne, sfumature e corto circuiti, interpretati da grandi attori; una squadra in sintonia, scelta con grande amore dal regista Pierpaolo Sepe. Commuovente la voce rotta della Sposa, regina dello spaccio del quartiere, che nel suo regno infernale anela un amore non ricambiato; destabilizzante il poliziotto corrotto che ha mille paure e una figlia paraplegica; spontaneo lo Spacciatore, orfano di madre e costretto a pagare le bollette; tenero e codardo il padre di Spacciatore che parla con la moglie morta per chiederle aiuto, ma non è stato capace di educare il figlio; contraddittori e complessi la brava ragazza dello spacciatore, che viene dalla provincia per studiare a
Napoli, è innamoratissima ma incapace di stare a fianco a Spacciatore nel suo cambiamento e Mercuzio l’amico fidato di Spacciatore che facendo il pizzaiolo è riuscito a riscattarsi e vorrebbe far lavorare Spacciatore con se, ma lo tradisce perché innamorato della sua ragazza. E poi c’è il divertentissimo e amaro Dragon Ball, il tipico personaggio comico della sceneggiata, in versione contemporanea, tanto sopra le righe da sembrare verosimilmente fulminato dalle droghe, che si ispira ad un senza dimora del centro storico scomparso recentemente che chiedeva sistematicamente “O pà” come Drangon Ball chiede: “Mi vuoi bene a me?”.

Spacciatore, una sceneggiata. Foto di Guido Mencari

“Questo progetto nasce dall’urgenza di riavvicinarci al pubblico, di sollecitare interesse e curiosità anche in chi è lontano dalle poltrone di un teatro da tempo – spiega Sepe –: è indispensabile, oggi più che mai, riempire i teatri di tutti i tessuti sociali e ricostruire tutti insieme il senso, da tempo smarrito, della funzione degli artisti e del pubblico. Alla base del mio lavoro di regista c’è una ricerca ossessiva di senso, ecco la scelta, ancora una volta, di raccontare una storia che abbia capacità di incidere nelle storie. La sceneggiata ha un che di disadorno, sbagliato. È volgare, ma sincera. È una forma informe che rappresenta Napoli, una città che amo follemente e che detesto. Ti dà mentre ti toglie. Lavorare qui è avere stimoli continui. Ho voluto raccontarla dal punto di vista di uno spacciatore che vive sospeso tra la vita e la morte. Quando un ragazzo spara ad un altro ragazzo, muoiono due ragazzi perché muore anche chi ha sparato. E quando una persona sparisce, sparisce un mondo intero di poesia e bellezza. Questo dolore che è pure Napoli mi tocca in profondità”.
Bellissime le canzoni con testi e musiche di Francesco Forni, artista internazionale che ha composto testi in tante lingue straniere e per la prima volta si è confrontato con il suo dialetto, portando una ventata di novità nella classica sceneggiata. “È stata una sfida e un’occasione preziosa lavorare su una sceneggiata – racconta Forni-. Ognuno ha messo in gioco le proprie urgenze. Io per la prima volta ho lavorato sul napoletano. Pur avendo un grande amore per la musica napoletana, dall’adolescenza in poi, quando ho iniziato a suonare, sono andato in altre dimensioni. Avevo scritto canzoni per il teatro, ma mai in napoletano. Ecco che ho messo un piede nella musica napoletana a livello di immaginario classico, ma al contempo volevo fare una cosa completamente nuova. Ho cercato attraverso le canzoni e la musica di dare profondità ai personaggi, attribuire un valore aggiunto nei testi che ancora non c’era nella storia. Ad esempio, quando Spacciatore canta il suo amore, canta la gelosia perché all’inizio di una storia è più difficile dire di essere innamorati, giocare a carte scoperte, cosa che la sua ragazza invece riesce a fare.
Cantare in napoletano mi ha dato accesso ad una voce diversa, più melodica”.

Le canzoni del lavoro sono raccolte nel CD di Francesco Forni: “Una Sceneggiata”. “Tutti i personaggi cercano un affetto che manca – dice Riccardo Ciccarelli – C’è una grande solitudine. La domanda dello spettacolo è “Come si può essere così soli? Ci vogliamo bene veramente?” Non a caso a chiudere il cerchio della storia è proprio Dragon Ball che, con la sua spiazzante semplicità, quel bene è stato capace di chiederlo e di darlo, fino in fondo.
I prossimi spettacoli sono:
GIOVEDÌ 15 ore 21
VENERDÌ 16 ore 21
SABATO 17 ore 21
DOMENICA 18 ore 18
È attiva la promozione natalizia: se acquisti un biglietto, il secondo è in omaggio.

Spacciatore, una sceneggiata – È attiva la promozione natalizia: se acquisti un biglietto, il secondo è in omaggio. a cura di Alessandra del Giudice.

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