19 Aprile 2024

Sanità privata calabrese sul piede di guerra. Il prossimo 18 giugno le associazioni di categoria Federlab e Anisap hanno programmato una manifestazione di protesta in piazza Montecitorio per “dire no al decreto Calabria” atteso, proprio quel giorno, all’esame del Senato.

Secondo le due associazioni di categoria la protesta punta a “difendere la nostra dignità di cittadini calabresi in primo luogo, di lavoratori, di operatori sanitari, di imprenditori onesti che ogni giorno operano sul territorio nel rispetto delle Istituzioni”. Federlab ed Anisap parlano di vero e proprio “allarme sociale” di “ulteriori tagli sulla pelle dei più deboli” che potrebbero portare ad oltre “mille licenziamenti” nel caso in cui il decreto fosse approvato nella sua attuale formulazione. Questo, spiega Gennaro Lamberti, presidente nazionale di Federlab Italia: “Potrebbe segnare il crollo definitivo del settore accreditato di specialistica ambulatoriale con il rischio concreto che prestazioni come esami di laboratorio, ecografie, esami radiologici, Tac, risonanze, visite mediche specialistiche. Tutti esami – precisa Lamberti – per i quali in Calabria si registrano liste di attesa di mesi o addirittura di anni, saranno convertite in prestazioni erogabili solo privatamente e cioè a totale carico dei cittadini”. Per Alessia Bauleo, responsabile di Federlab Calabria e vicepresidente nazionale dell’associazione dei laboratoristi: “Il provvedimento che il Senato si accinge a discutere, è assolutamente inadeguato a rispondere al problema principale della sanità calabrese: la drammatica insufficienza del servizio sanitario regionale che si manifesta nel mancato raggiungimento dei Livelli minimi di Assistenza delle prestazioni erogate”.

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