29 Marzo 2024
The last showdown, l’ultimo presidenziale USA

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A cura di Pasquale Guaragna
L’altra notte si sono scontrati per l’ultimo e attesissimo dibattito presidenziale, In diretta dalla Belmont University in Nashville nel Tennessee, il presidente in carica Donald Trump e Joe Biden, lo sfidante democratico.

L’attesissima sfida ha toccato i più pressanti e controversi topic della politica americana, spaziando dall’emergenza sanitaria al cambiamento climatico, dalle proteste del movimento BLM alla riforma sanitaria.

La strategia delle due campagne sembrava essere chiara, ma…

Come riassunto da Cecilia Vega di ABC news, secondo lo staff della campagna di Trump, la miglior mossa per il presidente sarebbe quella di essere meno provocatorio, lasciando semplicemente parlare l’avversario, nella speranza che il democratico possa scavarsi la proverbiale fossa da solo con una gaffe o uscita incerta.

A Trump inoltre sarebbe stato chiesto di delineare il più chiaramente possibile la visione che una seconda amministrazione repubblicana vorrebbe adottare per i prossimi 4 anni.

Per Biden invece il gioco sembrerebbe molto più semplice.

Infatti, per quanto possa sembrar inusuale, è divenuta prassi per la campagna democratica nelle ultime settimane l’esporsi il meno possibile, consci del fatto di essere in vantaggio nei sondaggi a distanza di una dozzina di giorni dalle elezioni.

La strategia democratica infatti sembrerebbe quella di lasciar quanto più spazio possibile al candidato del GOP, sommerso ormai da innumerevoli scandali e controversie, arrivando a quel punto di saturazione dell’opinione pubblica, trasformando di fatto l’elezione in un referendum sulla presidenza Trump.

Moderato dalla reporter per la Casa Bianca di NBC News Kisten Welker, l’incontro si è svolto con modalità leggermente diverse dall’ultimo dibattito, considerato da molti troppo confusionario, date le continue e vicendevoli interruzioni dei candidati, prevedendo la possibilità per la moderatrice di mutare il microfono di uno dei due candidati.

Let Trump Be Trump

La prima domanda, non troppo sorprendentemente, era sulla gestione del COVID-19.

Ha fatto scalpore la risposta del presidente (prima di una serie di inesattezze per usare un eufemismo), che oltre a minimizzare l’emergenza, ha annunciato, senza troppi dettagli, che un vaccino sarebbe stato pronto nelle prossime due settimane grazie all’operazione “Warp speed” e successivamente distribuito dai militari.

 

“Abbiamo l’operazione Warp Speed, che consiste nella distribuzione del vaccino da parte dei militari” – Trump

“We have Operation Warp Speed, which is the military is going to distribute the vaccine.”

 

Come riportato da BBC News, la maggior parte degli esperti pensa che la più probabile data di un primo vaccino sarà prevista per metà 2021.

Biden dalla sua è stato sicuramente più chiaro e concreto nel delineare il suo piano d’azione, che prevedrebbe l’uso obbligatorio di una maschera su tutto il territorio degli US, similarmente alle norme a cui noi europei siamo abituati orami da tempo, ingenti investimenti nel campo del rapid testing.

Inoltre ha anche trovato modo di passare all’attacco, citando l’ormai famigerata dichiarazione di trump “I take no responsibility”, rimarcando come la filosofia del presidente di imparare a convivere col virus è risultata e risulterà ancora in innumerevoli morti.

 

“Dico che dobbiamo imparare a convivere col virus. Non abbiamo scelta.” – Trump

“I say we’re learning to live with it. We have no choice.”

 

“Dice che stiamo imparando a vivere col virus. La gente sta imparando a morirci.” – Biden

“He says that we’re learning to live with it. People are learning to die with it.”

Gli attacchi di Trump si sono concentrati principalmente su vaghe accuse alla famiglia Biden e i loro presunti rapporti con diverse compagnie estere.

Se è vero che invocare incerte cospirazioni e complotti è stata la linea di Trump sin dal suo primo mandato, un tempo di crisi e di conflitti come quello che il popolo americano e il mondo tutto sta vivendo, richiede un messaggio di leadership e unità che per il momento solo Biden sembra proporre.

 

“Decenza, onore, rispetto. Trattare tutti con dignità, assicurandosi che tutti possano avere pari opportunità. Farò in modo di farvi avere tutto ciò. Non lo avete avuto per gli scorsi quattro anni.” – Biden

“Decency, honor, respect. Treating people with dignity, making sure that everyone has an even chance. And I’m going to make sure you get that. You haven’t been getting it the last four years”

Biden ha affermato nuovamente come sarà Il presidente di tutti, anche di chi non lo voterà.

Sicuramente un messaggio forte e di speranza, che va in netto contrasto con il clima di divisione che l’amministrazione repubblicana ha perpetrato negli scorsi quattro anni, cavalcando quell’onda che era il sentimento anti establishment cha ha propulso Trump verso l’ufficio ovale nel 2016.

 

Il successo ci accomunerà. Siamo sulla strada per il successo. Ma io sto tagliando le tasse, e lui vuole alzarle a tutti e mettere nuove regolamentazioni su tutto. Sarà un disastro. Se sale lui, avrete una depressione come non l’avete mai vista. Le vostre pensioni saranno distrutte , e sarà un giorno molto triste per questo paese. – Trump

“Success is going to bring us together. We are on the road to success. But I’m cutting taxes, and he wants to raise everybody’s taxes and he wants to put new regulations on everything. He will kill it. If he gets in, you will have a Depression, the likes of which you’ve never seen. Your 401(k)s will go to hell, and it’ll be a very, very sad day for this country.”

A seguito dei canonici Fact Check post dibattito, si nota come Trump per tutta la durata del dibattito abbia reiterato falsità e inesattezze, orami troppe da elencare.

Anche il candidato democratico ha di suo usato delle inesattezze, comunque mai comparabili alla valanga di notizie dubbie rilanciate dal presidente in carica.

Seppur essersi trovato in difficoltà su diversi temi controversi come il piano di transizione alle energie rinnovabili, l’abolizione del Fracking e la ormai fin troppo discussa Obamacare, l’ex VP ha saputo destreggiarsi con precisione in territori difficili, apparendo molto più carismatico e chirurgico nelle risposte, delineando piani d’azione, dati e risultati previsti.

Insomma, come riassunto dalla CNN, in una inaspettata inversione di ruoli, Trump è risultato sicuramente molto più sulla difensiva in questo dibattito, mentre Biden è ad essere molto più convincente e carismatico, di fatto vincendo questo ultimo scontro.

Situazione non rosea per l’attuale presidente, che con più di 50 milioni di preferenze già espresse e gli indecisi sotto il 3%, risulta in svantaggio di circa una decina di punti nei sondaggi.

Ma, ricordando le scorse elezioni, non resta che aspettare che gli americani si rechino alle urne il 3 novembre per sapere con certezza chi sarà il prossimo leader del mondo libero.

The last showdown, l’ultimo presidenziale USA

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