La manifestazione del 06 febbraio tenutasi presso la sede dell’ANM in via G. B. Marino a Fuorigrotta organizzata da USB, ORSA e FAST Mobilità contro il piano industriale, in assenza di novità concrete, sarebbe stato solo l’inizio di una mobilitazione dei lavoratori che avrebbe comportato ricadute importanti sul diritto dei cittadini alla mobilità.
Il ripensamento del Sindaco Luigi De Magistris, in linea con le nostre proposte, e la partecipazione dei lavoratori alle iniziative di lotta ha determinato, di fatto, un arretramento nella definizione degli obiettivi di politica aziendale da perseguire.
Ribadiamo nuovamente che la fusione in ANM di altre aziende è ancora da completare, manca quell’armonizzazione gestionale che può permettere “economie di scala”, oltre che altri risparmi in termini di costi fissi, riteniamo pertanto che solo perseguendo questa strada, riducendo poi le consulenze esterne, riducendo il numero dei dirigenti e dei funzionari di alto livello alle reali esigenze aziendali, internalizzando attività lavorative ora concesse in appalto e migliorando la rete di vendita dei biglietti, oltre che potenziando concretamente il “servizio antievasione”, potremmo cominciare a parlare di risanamento del bilancio.
Chiediamo, infine, l’istituzione di una commissione trasparenza da parte del sindaco De Magistris affinchè possa far luce sui conti dell’azienda, sugli stipendi dirigenziali, i superminimi percepiti e le indennità di straordinario forfettizzate che alcuni funzionari percepiscono.
Prendiamo, nuovamente, le distanze da coloro che, da oltre un decennio, hanno solo alimentato politiche clientelari, spartizioni, raccomandazioni e nepotismo, portando irresponsabilmente al fallimento l’azienda.
Rimaniamo in attesa di un nuovo piano industriale per la definizione degli obiettivi aziendali sia in termini di servizi offerti, che in termini di rilancio industriale al fine di garantire il rilancio di ANM, la garanzia occupazionale e salariale dei dipendenti e dell’indotto.
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