“Il 29 giugno 2015, infatti, essendo scaduta la convenzione tra la Procura e l’Esercito, sono stati sospesi gli scavi, ma l’8 Luglio in occasione del sopralluogo effettuato dalla Commissione ecomafie è stato dichiarato che dalla successiva settimana si sarebbe ripreso a scavare per poi analizzare i restanti ettari dei 25 complessivi che la Forestale ha ritenuto essere un tappeto di pochi metri di terra su un giacimento sterminato di rifiuti industriali di ogni tipologia. Ma in realtà nulla di fatto” continua la Moronese, “mentre il Governo smantella il Corpo forestale dello Stato, il M5S il 15 luglio 2015, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Senato, la 3-02075, con la
Adesso le forze dell’ordine presenti sul territorio non hanno le risorse finanziarie per proseguire con il loro lavoro, per questo motivo abbiamo anche chiesto al Ministro Galletti se ritenga opportuno sollecitare i soggetti competenti al fine di mettere a disposizione le risorse finanziarie e tecniche per permettere al Corpo forestale, all’Esercito e alla Procura della Repubblica di condurre le attività investigative con i mezzi più adeguati, onde evitare che l’attività investigativa venga definitivamente sospesa per mancanza di risorse, come di fatto sta già accadendo negli ultimi giorni” prosegue la rappresentante pentastellata “Non è possibile più tenere nascosta la verità ai cittadini, faremo tutto quel che possiamo affinché i riflettori non si spengano” conclude la Moronese.