A Napoli il forum nazionale sul lavoro e sul jobs act promosso dai commercialisti

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NAPOLI – “Il Jobs Act rappresenta un ottimo strumento che ci porta in linea con l’Europa. Ci sono però alcuni assestamenti da fare: le nostre proposte puntano su un rilancio del contratto di apprendistato attraverso l’esonero totale della contribuzione e della parte fiscale a carico dell’azienda ed il riconoscimento ufficiale della formazione svolta sia interna che esterna. Questo porterebbe allo sviluppo di sinergie tra il mondo del lavoro e quello della scuola e dell’università, per la creazione di percorsi formativi condivisi”. Lo ha detto Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti italiani, nel corso del form “Imprese e lavoro nel Jobs Act”.
Vito Jacono“Un’altra proposta – ha spiegato Vito Jacono (nella foto), consigliere Cndcec – riguarda lo sviluppo della contrattazione di prossimità per il superamento dei limiti imposti dalle norme introdotte per l’abrogazione del contratto di lavoro a progetto, come ad esempio nel settore della formazione professionale”. All’incontro ha portato il saluto della città di Napoli il sindaco Luigi De Magistris che ha messo evidenza “come il ruolo dei commercialisti e delle categorie professionali sia molto importante per offire un contributo alla città nei momenti difficili. Napoli può risolvere le sue criticità grazie alla realizzazione di idee e protocolli concreti. Ritengo che di fronte ai problemi che investono la comunità – ha aggiunto De Magistris – non ci debbano essere contrapposizioni ideologiche”.
“I commercialisti rappresentano un supporto fondamentale per il tessuto imprenditoriale e fungono da termometro dell’economia”, ha evidenziato Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli. “Per questo motivo, la professione ha le competenze per avanzare indicazioni semplici e snelle per migliorare il Jobs Act, che è comunque un primo importante elemento”.
“Avanziamo proposte affinché si creino misure che non portino un’occupazione solo momentanea – ha ricordato Antonio Alfè, componente Commissione Lavoro Cndcec –  Per questo motivo crediamo sia necessaria una riduzione generalizzata della contribuzione e un rilancio dell’apprendistato, che ad oggi è a livelli molto bassi”.
Secondo Giovanni Granata, consigliere Odcec Napoli, “i commercialisti possono essere d’aiuto alle aziende per generare nuove opportunità di lavoro, dando allo stesso tempo indicazioni e suggerimenti alle istituzioni per la realizzazione di nuove norme”.
“Il Jobs Act è un complesso di misure interessanti che può portare risultati utili – ha evidenziato Paolo Longoni, consigliere di amministrazione Cnpr – Per aumentare l’occupazione sono però necessari investimenti, e i professionisti possono dare un contributo importante alle imprese per migliorare la loro propensione a investire meglio”.
In conclusione, Giovanni Battafarano, segretario generale dell’Associazione Lavoro-Welfare, “gli ultimi dati segnalano una crescita dell’occupazione: da un lato si tratta di una trasformazione di contratti precari in stabili; ma c’è anche una quota di occupazione aggiuntiva grazie ad elementi quali il calo del prezzo del petrolio, la manovra di Draghi e soprattutto gli sgravi contributivi e l’eliminazione della voce lavoro dall’Irap. Occorre rendere strutturali questi incentivi”.

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