Nel contesto del progetto regionale di danza “Il risveglio delle muse” in collaborazione con Itinerarte
Domenica 22 dicembre 2013 – ore 19.00
Spazioteatro
Vico Pallonetto a Santa Chiara 15 – 80134 Napoli
Interprete – Salvatore D’Onofrio
Allestimento scenico – Agnese Svajk
Disegno luci – Marco Tartaglia
Costumi – Elena Ricciardi
Testo e regia – Giuliana Pisano
Domenica 22 dicembre alle ore 19:00, allo Spazioteatro andrà in scena lo spettacolo Dora Pais Show, scritto e diretto da Giuliana Pisano. Dopo la rappresentazione Colori Proibiti di Ricky Bonavita, Spazioteatro apre le porte a Airots, associazione teatrale di Napoli che produce e promuove eventi culturali. Nel teatro off di Santa Chiara, Salvatore D’Onofrio interpreterà Dora Pais, un personaggio carismatico, divertente, che trascinerà il pubblico tra gli enigmi del suo triste e violento passato.
Sinossi – Dora Pais canta per allietare gli ospiti di feste private. Il programma prevede un intervento all’inizio della serata, una cena e poi la conclusione con un altro suo intervento. Un imprevisto, una sera, costringe Dora ad un fuori programma: deve intrattenere gli ospiti perché il catering ha un forte ritardo. Allora comincia a raccontarsi, a entusiasmare il pubblico con la sua verve, a sfogliare l’album dei suoi ricordi, ad illustrare con ironia e un distacco, che in alcuni punti appare persino cinico, le fotografie della sua esistenza. C’è qualcosa di strano in Dora. Ha l’aspetto di un travestito ormai sfiorito più che della vecchia signora di cui racconta. È un racconto appassionante il suo, divertente, seppure tragico, piccole violenze private ed omicidi, ma c’è qualcosa che non torna… e Dora lo sa.
è per questo che usa tutta la sua maestria nel scegliere i gesti, nel misurare le parole della sua narrazione… Dora sa bene che solo riuscendo a tenere sempre ben desta, fino alla fine, l’attenzione di tutti gli astanti, potrà portarli a comprendere che quella sera… lei… ha svelato tutta se stessa.
Giuliana Pisano, regista e autrice di “Dora Pais Show”, racconta i motivi che l’hanno spinta a realizzare lo spettacolo: “L’idea di lavorare alla scrittura di un testo teatrale partendo da un romanzo di Stephen King è nata, come tante volte accade, per caso o per fortuna. Un giorno, un amico, si presenta con una copia di “Dolores Claiborne” e, urtando la mia suscettibilità di “donna di buone letture”, mi invita a trarre “qualcosa da quelle pagine per qualche buona attrice”. Il mio amico però mi conosceva bene, la storia di quella semplice domestica di provincia, la sua esistenza circoscritta nel perimetro di una piccola isola, ricca di eventi più grandi di lei e destinata a soccombere, mi ha incuriosita e appassionata. Quella storia poteva essere arricchita di particolari e considerazioni”.
“Nel testo teatrale – continua l’autrice – ho mantenuto solo le dinamiche degli omicidi. Ho trasportato la vicenda su di una piccola e non precisata isola del nostro sud. Dora Pais racconta in prima persona della sua vita e dell’assassinio del marito, concepito e messo in atto dopo un’esistenza di soprusi domestici a carico suo e dei suoi figli. I suoi ricordi vagano senza seguire un ordine cronologico in un arco di tempo che va dagli anni cinquanta ai giorni nostri. Dora si racconta, parla del suo essere mamma e soprattutto del suo essere donna. Volevo che lo facesse in maniera straniata, come si racconta la propria vita sfogliando un vecchio album di fotografie, riuscendo a trovare la forza di sorridere delle proprie tragedie, pur lasciandosi andare a momenti di commozione”. “Ho voluto che ad interpretare Dora fosse un uomo – conclude Pisano – uno sguardo diverso sulla vicenda, da me autrice donna. E così scopriamo, alla fine che a parlare non è la vera Dora Pais, ma il figlio maggiore Pietro, che da ragazzino è stato oggetto delle attenzioni moleste del padre. È lui a spiegarci la rabbia della madre, a chiarire a noi e a lui stesso le linee segrete della propria esistenza”.