“Cantico dei cantici” a Sala Ichos – Intervista a Roberto Latini

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a cura di Fabia Lonz
A Sala Ichos il 12 e 13 ottobre, alle ore 21, Fortebraccio Teatro presenta Cantico dei cantici, adattato, diretto e interpretato da Roberto Latini, con il sostegno di Armunia Festival Costa degliEtruschi ed il contributo di MiBACT e Regione Emilia-Romagna.

 

Le musiche e suoni sono a cura di Gianluca Misiti e le luci e tecnica di Max Mugnai. IlMezzogiorno.info, media partner della stagione teatrale 2017/2018 di Sala Ichos, intervista Roberto Latini.

Come mai hai deciso di portare in scena il “Cantico dei cantici”?
Sto seguendo un doppio percorso. Dopo “I Giganti della Montagna”, in cui interpreto le parole di Luigi Pirandello, mi servivano delle parole che andassero più “in alto” come quelle del “Cantico dei cantici”. Dall’altro lato, considero questo spettacolo come la quarta “Noosfera”, anche se nel titolo non c’è un riferimento diretto ma rientra nella sfera del pensiero e della mente. Per quanto riguarda la sfera del cuore, dipende da quanto l’attore riesce a metterci e a scambiare con il pubblico. In ogni caso, considero questa nuova produzione in una linea di continuità con “Noosfera”. In “Lucignolo” si parte dalla condizione di una generazione in attesa di un carro; in “Titanic” il carro passa a mezzanotte ed è in realtà un viaggio; in “Museum” il viaggio è sull’andare affondo, per cui nasce la necessità di rivolgersi e di aspirare verso l’alto. Da qui comincia la necessità di rappresentare il “Cantico dei cantici”.

Perché hai scelto Sala Ichos per rappresentarlo in anteprima in Campania?

Ho scelto Sala Ichos come spazio per creare e perché come compagnia ci ha permesso di avere una visibilità su Napoli che altrimenti non avremmo avuto. Da 10 anni veniamo a San Giovanni a Teduccio e abbiamo saltato solo una stagione. E ogni anno torniamo e portiamo sempre il nostro ultimo spettacolo, seppur adattato allo spazio.

“Cantico dei cantici”, rispetto ad altre produzioni, ha una misura più semplice. Rispetto al debutto a Castrovillari per Primavera dei Teatri, lo spettacolo ha subito cambiamenti?
Per ora verrà rappresentato nella forma in cui è nato perché abbiamo fatto poche repliche.

Le atmosfere sono, introdotte da Gianluca Misiti, che ruolo hanno? E perché in scena lampeggia la schermata On Air?

Per me, questa è la traduzione teatrale del Cantico, un testo che è al centro della Bibbia e da cui ho tolto tutto il celeste possibile e i riferimenti a Dio e alla Chiesa. Tutti questi elementi possono essere lasciati altrove per creare un rapporto di a tu per tu tra attore e spettatore. Con Gianluca, tra l’altro, lavoro da più di vent’anni, il primo spettacolo insieme risale al 1994 e per me le atmosfere sonore che crea non sono una semplice colonna sonora. Per quel che mi riguarda fanno parte della drammaturgia. On Air, invece, indica la destinazione, dove noi siamo quelli che stanno ricevendo e non quelli che trasmettono.

 

Sala Ichòs
Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio (NA)
Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra
Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle

20 – domenica dalle 10 alle 17)
Giorni e Orari: 12 e 13 ottobre, ore 21

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